Vivarini è reduce dalla non certo esaltante stagione a Frosinone. In generale, quella della formazione ciociara è stata un'annata assai pericolante, con la salvezza che si sta materializzando - senza nemmeno l'ausilio dei playout - per via delle note vicende riguardanti il Brescia. Ma Vivarini da qualche mese non è più il tecnico dei ciociari, fortemente voluto da Angelozzi che dodici mesi fa lo strappò ad una folta concorrenza, si dice anche del Bari.

E proprio ai biancorossi il nome di Vivarini è già indelebilmente agganciato per via di quella finale playoff di C persa con la Reggiana, ma al culmine di una gestione sicuramente apprezzata e ambiziosa. Era l'anno terribile del Covid, e Vivarini sfiorò - subentrando a Cornacchini - una cadetteria che i biancorossi faticarono a ritrovare anche dopo di lui. Vivarini è ripartito, facendo le cose migliori in quel Catanzaro che - con Magalini dietro la scrivania - sorprese per idee e calcio offensivo. Proprio Magalini potrebbe rappresentare ora un ideale sponsor di una pista che è tornata con frequenza negli ultimi giorni. Un Bari, a caccia di un probabile sostituto di Longo, potrebbe anche fare un pensierino ad un allenatore che conosce già la piazza e che non ha fatto polemiche. Un usato sicuro da cui ricomincerebbe un cammino interrotto, forse, troppo presto.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 01 giugno 2025 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoBari
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