Il Bari riparte dalle sue certezze. E tra queste, una delle più solide ha il nome di Mattia Maita. Il centrocampista messinese, tra le note liete di una stagione non sempre facile, è pronto a rinnovare il suo contratto con i biancorossi fino al 2027. Un prolungamento già definito nei mesi scorsi, con opzione per estendere ulteriormente l’accordo fino al 2028. Un segnale chiaro: il matrimonio tra Maita e il Bari è destinato a durare ancora a lungo.
Arrivato nel gennaio 2020, Maita è diventato uno dei simboli del progetto biancorosso. In cinque anni e mezzo ha messo insieme 192 presenze, 6 gol e 15 assist, diventando il calciatore con più presenze della rosa attuale. Mezz’ala moderna, regista all’occorrenza, uomo d’ordine ma anche di inserimento, ha saputo imporsi con intelligenza tattica, temperamento e una costanza rara. Un leader silenzioso, ma imprescindibile.
Nel suo primo anno in Puglia, interrotto dall’emergenza Covid, collezionò 10 presenze in campionato e 3 nei playoff, chiusi con la sconfitta nella finale di Reggio Emilia contro la Reggiana. La stagione successiva, ancora condizionata dalle restrizioni, lo vide protagonista con 29 presenze in campionato, 3 nei playoff e un gol. Purtroppo anche in quell’annata il sogno promozione sfumò, con l’eliminazione contro la FeralpiSalò.
La svolta arrivò nel 2021/22: il Bari dominò il girone C, conquistando la Serie B con tre giornate d’anticipo. Maita fu una pedina fondamentale con 34 presenze e 2 gol, tra cui una splendida rete contro l’Avellino rimasta nella memoria dei tifosi. Nel campionato di B 2022/23, Maita tornò nella categoria che aveva assaporato da giovanissimo con la Reggina. Fu autore di una stagione importante: 32 presenze, 4 nei playoff e una rete a Cittadella, a coronamento di una delle sue tante incursioni centrali. Dopo la sconfitta nella finale promozione contro il Cagliari, iniziò una delle stagioni più complicate per il centrocampista, alle prese con tre infortuni e con una squadra in difficoltà. Nonostante ciò, raccolse 30 presenze, spesso con la fascia da capitano al braccio.
Anche nell’ultimo campionato appena concluso, Maita si è confermato una colonna della squadra: 2.715 minuti giocati, 1 gol contro il Frosinone, 2 assist e un rendimento sempre affidabile. In più, vista la condizione fisica non ottimale di Vicari, ha indossato la fascia da capitano in diverse occasioni, dimostrando ancora una volta personalità e leadership. In caso di addio del difensore ex SPAL, ipotesi tutt’altro che remota, Maita è il candidato numero uno a raccoglierne ufficialmente l’eredità.
Il rinnovo non è solo un atto formale, ma una scelta d’amore. Una testimonianza di fedeltà e appartenenza, che racconta quanto il legame tra Maita e Bari sia ormai profondo. Una connessione costruita giorno dopo giorno, tra sacrifici, prestazioni e dedizione. Il suo rinnovo è anche un messaggio forte per l’ambiente: il Bari che verrà ripartirà dalle proprie radici. E Maita, oggi più che mai, ne è il volto.
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