Il nuovo Bari di mister Ventura può contare su una pedina fondamentale per sviluppare le sue trame di gioco: si tratta dell'attaccante bielorusso Vitaly Kutuzov.

Il 'generale' ha rilasciato un'intervista per il sito ufficiale dell'A.S. Bari Calcio, dove ha raccontato la sua vita e la sua esperienza finora nel mondo del calcio.

Kutuzov ha espresso la totale differenza che c'è tra la Bielorussia e l'Italia ed ha poi parlato del suo salto di qualità nel calcio professionistico: "Avevo 21 anni quando sono stato chiamato dal Milan anche se li non ho molto giocato. Poi sono passato in Portogallo allo Sporting Lisbona. Nel 2003 sono tornato in Italia".

L'attaccante bielorusso conferma che è sempre seguito dalla moglie e dai suoi due figli (ai quali sconsiglia di intraprendere la carriera da calciatore, ndr), ogniqualvolta è costretto a cambiare città.

Sulla sua indole ad essere un attaccante non molto prolifico, Kutuzov risponde: "Mi hanno insegnato nelle scuole calcio che bisogna giocare cercando di fare il meglio possibile. Se un compagno è in una posizione migliore che sia lui a fare gol. L’importante è vincere le partite con o senza le mie reti."

L'ex attaccante di Milan e Avellino sostiene, inoltre, che "il calcio è molto cambiato. La crisi economica, i fallimenti, gli interessi hanno prodotto una maggiore pressione sul nostro mondo. Ci siamo dovuti adeguare. E’ un calcio più aggressivo con meno qualità e più quantità"

Infine, il calciatore biancorosso da un consiglio per i giovani: "Dico che non bisogna fermarsi alle prime difficoltà, quando uno vuole qualcosa deve impegnarsi per realizzarla. Nulla è impossibile"

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 28 settembre 2010 alle 10:41
Autore: Gaetano Nacci
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