Dopo 23 anni la Salernitana riabbraccerà la massima serie. Sarà la terza partecipazione dei granata in Serie A, dopo avervi transitato per sole due stagioni (l'ultima nel 1998/99, con Delio Rossi in panchina e Marco Di Vaio a gonfiare la rete). Tanti i protagonisti di questa cavalcata, tra questi anche diversi ex Bari che si sono tolti delle piacevoli soddisfazioni dopo annate difficili.

É il caso di Norbert Gyomber, il miglior difensore forse della cadetteria. Lo slovacco già a Bari aveva dato saggio della sua bravura in fase difensiva, al netto di piccole sviste che in parte hanno pesato nell'ultima stagione biancorossa in Serie B. A Salerno il difensore ha riscattato la sciagurata annata precedente a Perugia, culminata con la retrocessione in Serie C. Per lui 35 presenze stagionali, ma soprattutto la fiducia incondizionata di Castori, che gli ha affidato le chiavi della retroguardia.

Altro giocatore che ha trascinato il cavalluccio marino è Gennaro Tutino, transitato a Bari nel lontano 2016 sotto la gestione Camplone. Il giovane scugnizzo napoletano è giunto in prestito a Salerno proprio dal Napoli, con una speciale formula: prestito con obbligo di riscatto a circa 5 milioni in caso di promozione e 15 gol in campionato. Per sfortuna di Aurelio De Laurentiis, Tutino si è fermato a 13 gol, tutti però decisivi che gli hanno permesso di diventare il capocannoniere della squadra e forse di togliersi la nomea di eterna promessa.

Un ruolo leggermente più marginale l'hanno avuto i due freschi ex galletti Andrea Schiavone e Tomasz Kupisz. Il centrocampista ha totalizzato 28 presenze, di cui diverse da subentrato, offrendo però buone garanzie al tecnico che ne aveva apprezzato le qualità già a Cesena. Schiavone ora dirà addio al biancorosso, essendo scattato l'obbligo di riscatto previsto nel suo trasferimento estivo come comunicato a suo tempo dalla società. Discorso diverso per Kupisz, nel cui comunicato si parla semplicemente di diritto di riscatto. Per il polacco, i cui festeggiamenti sono già virali (impazza una foto che lo ritrae con un sigaro in bocca) 31 presenze e 3 gol.

Chiosa finale per Alessandro Micai, indimenticato portiere biancorosso sbocciato con il Bari. Il numero uno mantovano ha vissuto un'annata travagliata, restando ai margini della rosa dopo essere stato messo sul mercato per via della decisione del club di puntare sullo sloveno Belec. Micai ha poi deciso di giocarsi le sue carte, finendo fuori rosa e relegato a scendere in campo con la Primavera. Nonostante ciò, è stato uno dei più scatenati nei festeggiamenti promozioni. Del resto questa è soprattutto la sua festa: senza le sue fondamentali parate degli anni scorsi, la Salernitana ora sarebbe in Serie C.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 11 maggio 2021 alle 17:00
Autore: Claudio Mele
vedi letture
Print