Moncini e poco altro. Il Bari s'interroga sulla verve di una formazione che non sta dimostrando affidabilità in zona gol. Eccezion fatta per la vena dell'ex Brescia e per i gol, a intermittenza, del danese Gytkjaer, la macchina biancorossa resta lacunosa e poco supportata dagli altri. E' una questione di singoli ma anche di reparti. Nel primo caso a mancare sono oggi i gol di quei calciatori che avrebbero dovuto donare un contributo netto alla causa. Castrovilli si è sbloccato soltanto un paio di partite fa, mentre Partipilo resta al centro di una stagione sportivamente drammatica. Cerri è impiegato col contagocce e del gigante d'area che avrebbe potuto dare qualche scossa, specie sui palloni alti, si è visto troppo poco. Pereiro, mai decollato in biancorosso, è ora anche ai box e Sibilli è stato protagonista del noto caso che lo ha portato alla lunga squalifica. Antonucci? Nemmeno a dirlo, deludente anche lui.

Non mancano le colpe degli altri reparti. Ogni squadra possiede alternative provenienti da difesa e centrocampo. Blitz essenziali quando le punte sono poco ispirate. Senza scomodare Tiritiello (eccellenza sul tema quest'anno con la maglia della Virtus Entella, e sarebbe un difensore), al Bari stanno mancando i saltatori sui piazzati, così come i centrocampisti (Verreth forse a parte) in grado di piazzare una giocata da fuori o inserirsi fra le linee per aggredire le difese avversarie. Inesistente il contributo dei vari Braunoder e Pagano in tema gol, la coperta - alla voce sussulti offensivi - resta cortissima.

Vivarini, ex punta e da sempre legato a politiche d'attacco, dovrà toccare le corde giuste per rianimare un assetto ai minimi storici. Certo è che oggi il Bari vive di iniziative troppo solitarie. E chissà che il mercato di gennaio non dia una decisa sterzata ad un rendimento estremamente deludente.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 03 dicembre 2025 alle 07:00
Autore: Redazione TuttoBari
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