I portieri sono eroi solitari, coloro che non possono sbagliare. Abbandonati al proprio destino sotto gli occhi di uno stadio intero. Parole di Mario Ansaldo, chiare, inequivocabili. Più che ruolo, una professione dove non basta saper comandare. Bisogna trasmettere fiducia e sicurezza ai compagni di reparto. La storia recente del Bari è ricca di portieri importanti. Da Franco Mancini, indimenticabile numero uno che il fato beffardo e crudele ha deciso di strappare troppo presto alla vita, a Jean Francois Gillet, protagonista dell’ultima promozione in serie A. 

Pierlugi Frattali è solo l’ultimo della lista, ma solo perché giunto a Bari nell’ultima sessione di mercato. Frosinone, Cosenza ed Avellino le esperienze più importanti, prima della definitiva consacrazione a Parma. Doppio salto dalla Lega Pro alla serie A, con tanto d’esordio contro la Roma. Quello con il Parma sembra un amore destinato a proseguire, di quelli indissolubili. Se solo nella meravigliosa città emiliana qualcuno avesse letto con maggiore attenzione le parole di Stendhal, avrebbe compreso che l’amore riesce a cogliere sfumature invisibili ad un occhio indifferente per trarne conseguenze infinite. 

La chiamata del Bari è difficile da ignorare. Determinati treni, di quelli che passano una sola volta nella vita, bisogna coglierli al volo. Frattali smette i panni di dodicesimo per indossare quelli di protagonista assoluto della porta biancorossa. La sua ambizione coincide con quella del Bari, così come la sua voglia di vincere si fonde in maniera armonica con quella di un’intera città. Frattali colpisce, sin dalle prime apparizioni con la maglia del Bari, per reattività nelle uscite, senso della posizione, e sicurezza tra i pali. Ma se c’è una cosa della quale è ingordo, è la grinta. Ne ha da vendere, ed è bravo ed empatico nel trasmetterla alla perfezione ai suoi compagni. Frattali possiede la garra charrua, quel senso di persuasione coinvolgente tanto caro agli indios precolombiani del Rio della Plata. 

Qualità ben note alla tifoseria biancorossa, che lo ha accolto ed acclamato sin dal primo giorno. E che lo spinge, coro dopo coro, sempre più in alto, parata dopo parata, per un’uscita, l’ennesima, efficace e spettacolare. Vola, Pierluigi, vola

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 12 settembre 2019 alle 13:00
Autore: Raffaele Garinella
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