Ci sono partite speciali, di quelle che non sai per cosa e chi tifare. Igor Protti, sabato, sarà osservatore interessato di Livorno-Bari, specchio di dieci anni di carriera e, soprattutto, gol: 46 in maglia biancorossa tra il 1992 e il 1996, oltre cento in maglia amaranto nei primi anni 2000.

"Quando parlo di Bari e Livorno mi si apre il cuore. Due parentesi di vita, ben oltre un pallone che rotola - le parole di Protti, ora osservatore del Catania, a La Gazzetta del Mezzogiorno - Impegni di lavoro non mi consentiranno sabato di essere allo stadio, faccio l'osservatore per conto del Catania e sarò in giro. Meglio così... La prima volta che ho visto un Bari-Livorno, dopo aver smesso di giocare, è stato un mezzo disastro. Non sapevo cosa fare e per chi tifare. Fosse per me questa partita la farei finire sempre in pareggio. Spensi la tv".

Sul Livorno: "Credo che Nicola stia facendo un grande lavoro. Per sette undicesimi è la stessa squadra che l'anno scorso si salvò all'ultima giornata contro il Grosseto. E allora vuol di che l'allenatore ha posto le basi per un'inversione di tendenza. Il Livorno ha una buona organizzazione di gioco e alcune individualità di rilievo. Penso a Dionisi, Siligardi e Paulinho, per esempio". Mentre, il Bari: "Sta facendo grandi cose. Una squadra che gioca un buon calcio e che ha interpreti di qualità in grado di accendere la manovra con scambi in velocità. Per Torrente vale lo stesso discorso, la sua mano c'è e si vede. Complimenti, davvero. L'incidente di martedì scorso può capitare. Magari c'è stato un inconscio rilassamento sul 2-0. Certo ha sprecato una ghiotta occasione per tirare ancor più dalla propria parte i tifosi".

Il campionato è interminabile direi e, soprattutto, molto livellato - prosegue Protti - Noto una cosa: oggi si segna con troppa facilità rispetto ai tempi miei. Difese troppo allegre, anzi fasi difensive lacunose. Per anni in Italia si è pensato solo a curare la parte atletica e tattica trascurando quella tecnica. Ecco perché siamo in ritardo rispetto a Spagna, Inghilterra e Germania". Fiducia, nonostante tutto, Protti guarda avanti: "La vicenda derby? Siamo ai confini della realtà. Ma credo sia giusto guardare avanti e voltare pagina. Ognuno, nel suo piccolo, faccia qualcosa per rendere il calcio migliore. E ai baresi dico di guardare la squadra di Torrente, loro sì sono un bell'esempio. Questa città tornerà grande nel calcio, io ci credo".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 01 novembre 2012 alle 10:15
Autore: Davide Giangaspero
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