Il Bari, più che al campionato che prenderà il via tra meno di due mesi, pensa e lavora sul fronte mercato. Diverse le pedine necessarie per completare l'opera, ma diversi, anche, i giocatori con la valigia praticamente pronta. Da Langella a De Vezze, passando per Donda (giocherà ancora?) ed Allegretti, la lista dei partenti in casa biancorossa è assai folta. A questi potrebbe aggiungersi Emanuel Benito Rivas, esterno offensivo tutto pepe e fantasia di mister Ventuta. Il giocatore, ritenuto, e ribadito a più riprese, pedina incedibile sia dallo staff tecnico che da quello dirigenziale, continua a ricevere le avance di tanti grandi club del nostro campionato. Sampdoria, Juventus e Fiorentina, le società a caccia del giocatore che, in un'intervista rilasciata a calciomercato.com, si dice orgoglioso delle simpatie di queste grandi squadre ma, allo stesso tempo, felice di essere a Bari, piazza che lo ha adottato e fatto diventare grande e portato alla ribalta del calcio che conta: "Ho sentito dell'interesse di questi due club. Cerco di non pensarci perchè sono del Bari, ma sono molto contento che queste grandi squadre si interessino a me. Devo stare tranquillo e pensare a fare un buon campionato. Qui sto molto bene. Se decidessi di cambiare, lo farei per migliorare e crescere, ma non divento matto per cambiare club. Qui mi trattano molto bene e nel mondo del calcio non è facile trovare una situazione così. Comunque, -aggiunge- credo che mi cerchino per la mia caratteristica di giocare sugli esterni. Tante squadre giocano con due giocatori molto larghi sulle fasce. Quello che voglio è stare bene fisicamente, se sto bene posso arrivare in un grande club".

Archiviato il discorso mercato, il tema è diventato il gioco giocato. Emanuel Rivas prima analizza e commenta la stagione passata del galletto e poi, con obiettività, parla di quelli che potranno essere gli obiettivi della squadra biancorossa per il campionato prossimo: "Ho fatto una buona metà del torneo, per essere la mia prima stagione in A. Dopo alcuni infortuni mi hanno fermato un po', ma in generale è stato un anno molto buono, sia a livello individuale che come squadra. La salvezza. Si possono sognare obiettivi più importanti, come la zona Europa League, ma sappiamo di essere in un club piccolo e che il secondo anno in A può essere anche più difficile del primo".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 13 luglio 2010 alle 14:54
Autore: Andrea Dipalo
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