Voci che si sono rincorse per settimane, dichiarazioni che hanno suscitato polemiche, fughe in avanti bilanciate da secche smentite: "grande è stata la confusione sotto il cielo" del mondo del calcio, ma la nebbia sul futuro inizia a diradarsi. Di certo c'è che si ripartirà, mentre resta da capire come ed in che forme questo avverrà. Se la Serie A conosce già quello che sarà il suo destino, diversa è la situazione delle categorie minori, dove l'attuazione dei protocolli sanitari imposti dal Comitato Tecnico Scientifico è più problematica. 

Anche qui, l'ultimo mese è stato contrassegnato dalle innumerevoli prese di posizione di club e giocatori. Comprensibilmente, ciascuno ha cercato di portare acqua al proprio mulino, spingendo per la soluzione dalla quale avrebbe tratto maggiori vantaggi. Atteggiamento che ha contribuito a creare confusione e ad esacerbare divisioni in una Lega Pro che ora deve trovare la difficile quadra per garantire la ripresa del calcio giocato.

Di certo c'è solo l'impossibilità di riprendere la stagione regolare, dato che molti club non sono in grado di far rispettare i protocolli. Resta in piedi l'ipotesi playoff, probabilmente su base volontaria, ossia solo fra quelle squadre che ne avrebbero diritto e che accettano di sobbarcarsi i costi necessari. 

Ed il Bari in tutto questo? La formazione biancorossa si è detta pronta a ripartire, con un obiettivo ben chiaro nella testa: conquistare sul campo la promozione in Serie B. Farlo non sarà semplice, soprattutto perché la ripartenza dopo un periodo di stop forzato così lungo lascia diverse incognite sulla tenuta atletica dei calciatori e potrebbe azzerare i livelli. Ora non resta che aspettare, guardando ad un futuro che si fa leggermente più roseo per la formazione biancorossa, che quantomeno dovrebbe avere la possibilità di giocarsi il proprio destino sul rettangolo verde.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 30 maggio 2020 alle 13:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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