Il Bari è attualmente impegnato nel ritiro precampionato, che quest’anno si svolge a Lodrone, piccola frazione del comune di Storo, in Trentino Alto Adige. Un luogo immerso nella natura in cui i calciatori possono ricaricare le pile tra la brezza montana e il clima frizzante tipico delle regioni settentrionali. Non tutti sono però a conoscenza di un dettaglio che vede protagonista l’albergo dove soggiornano i biancorossi, il famoso Castel Lodron, località che evoca senza dubbio più di un ricordo agli appassionati di calcio più anziani. 

Era il 1986 quando il Napoli dell’allora presidente Corrado Ferlaino inaugurava il proprio sodalizio con il rinomato albergo di Storo. Si trattava di una squadra formidabile e ricca di talento, in cui figurava il più forte calciatore di tutti i tempi: Diego Armando Maradona. Reduce dalla vittoria del mondiale messicano, il Pibe de oro inaugurava il ritiro con al collo la medaglia d’oro più prestigiosa. Era un Napoli che si apprestava a dominare in Italia e in Europa, e cominciava proprio a Lodrone un cammino storico e irripetibile. Molti sono i racconti di chi Maradona a Storo l’ha conosciuto. A partire dai gestori dell’hotel in cui adesso soggiorna il Bari. Un rapporto amichevole, quasi famigliare, quello tra personale di servizio e fuoriclasse argentino, a cui tutta la popolazione era molto legata

Non c’è più il Napoli e non c’è più Maradona a Storo, ma ci sono il Bari e Mirco Antenucci, un binomio che, come quello tra partenopei e Diego, sulla carta non dovrebbe avere rivali. Così non è stato nei primi due anni di matrimonio, un po’ come capitato al Napoli e al suo fuoriclasse, che per vincere hanno dovuto attendere la terza stagione. Dopo due annate in chiaroscuro, i De Laurentiis sono pronti a riportare il Bari nei palcoscenici che merita, con la speranza di emulare l’epopea del Napoli di Maradona. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 21 luglio 2021 alle 21:00
Autore: Andrea Papaccio
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