Un progetto annuale, destinato a proseguire solo in caso di approdo in B. Contratti alla mano, è questa la prospettiva temporale sposata, di comune accordo con la società, dal nuovo allenatore del Bari Mignani e dai componenti del suo staff. Stessa pattuizione, ad esempio, varrà  anche per il preparatore atletico, Giorgio D’Urbano.

Pare, dunque, che la politica che prevedeva il ricorso a tecnici dal nome importante, per la panchina biancorossa, con la conseguente stipula di legami pluriennali (come successo con Cornacchini, Vivarini ed Auteri), sia stata abbandonata.

Al direttore sportivo Polito, l’unico ad aver firmato un biennale, ora compete il compito di razionalizzare il monte ingaggi dei galletti, che resta allo stato tra i più onerosi della Lega Pro. Si può prevedere, date anche le difficoltà del momento sul piano economico a livello planetario, che il prossimo non sarà un mercato fatto di grandi nomi ed esborsi importanti.

Il diesse, normalmente, si arroga il diritto di scegliere personalmente i giocatori da mettere a disposizione del mister, prediligendo rose non eccessivamente numerose, con un paio di alternative per ruolo o poco più. Ci sarà molto da lavorare, dunque, per sfoltire un organico prossimo, attualmente, ai 30 elementi, inclusi i giocatori rientranti dai prestiti.

Primo passo del nuovo management, sarà quello di scegliere la località del ritiro. In effetti, sul punto si è un po’ in ritardo, rispetto alle aspettative. Il raduno, infatti, dovrebbe scattare entro la metà di luglio, e il non avere ancora, a meno di un mese dalla partenza, certezze sulla località del training estivo non è del tutto rassicurante. La matassa, in proposito, dovrebbe sbrogliarsi a stretto giro, con il Trentino in pole.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 21 giugno 2021 alle 17:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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