Un'altra vittoria messa in cassaforte, un altro clean sheet per il giovane Marfella (nonostante qualche disattenzione di troppo nei minuti finali, ndr), un altro gol messo a segno da un difensore (Cacioli, per un totale di sei marcature) ma soprattutto il distacco con la Turris che sale a +9 in virtù della sconfitta dei corallini in casa del Città di Messina. Il Bari ringrazia ed ottiene con 270 minuti d'anticipo il titolo di campione d'inverno. Manca ancora la matematica certezza ma ci sembra difficile che i galletti non riescano a raccogliere almeno un punto nel prossimo trittico di gare, contro Troina, Rotonda e Roccella. Un primo meritato riconoscimento per l'ottimo lavoro svolto dalla famiglia De Laurentiis. E che restituisce un pizzico d'orgoglio ad una piazza che ha passato un estate d'inferno a causa delle sciagurate precedenti gestioni. Anche oggi la squadra allenata da mister Cornacchini ha mostrato una superiorità tecnica schiacciante favorita, come sette giorni fa con la Nocerina, dal gol lampo di Simeri

UOMO PARTITA -  La palma di migliore in campo la merita senza dubbio Samuele Neglia. L'esterno d'attacco ex Siena ha messo lo zampino su entrambi i calci d'angolo finalizzati dalla formazione ospite ed ha chiuso definitivamente i conti sfruttando al meglio una rapida verticalizzazione di Hamlili. L'unico neo della partita, che ha visto tralaltro l'esordio dei nuovi arrivati Bianchi e Iadaresta, è l'ammonizione dell'italo-marocchino che salterà per squalifica il match di mercoledì prossimo al San Nicola col Troina. Ma vedendo il potenziale a disposizione tra panchina e tribuna (oggi erano assenti per infortunio Floriano, Brienza e Bolzoni) Cornacchini non può proprio lamentarsi. 

Sezione: Copertina / Data: Dom 09 dicembre 2018 alle 17:30
Autore: Francesco Serrone
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