L’uomo del momento in casa Bari è senz’altro Giuseppe Sibilli. Nelle prime tre partite targate Marino, il fantasista napoletano ha trovato due reti. Due veri e propri gioielli che hanno regalato ai biancorossi 4 punti fondamentali. Delle sue caratteristiche tecniche e umane abbiamo parlato con il suo ex compagno Robert Gucher. Il centrocampista, attualmente in forza alla Lucchese, è stato capitano – e compagno di Sibilli – di quel Pisa che ha sfiorato l’impresa promozione due stagioni fa. Di seguito le sue dichiarazioni, in esclusiva per TuttoBari.com.

Il primo ricordo di capitan Gucher sul suo ex compagno: “Peppe è arrivato da noi che era una promessa, un investimento per la società. Era un ragazzo dal grande potenziale sia calcistico che umano per diventare qualcuno importante. È napoletano dentro: simpatico, buono, una persona vera. Aveva molta voglia di imparare, guardava a noi esperti per essere guidato. Il nostro rapporto era ottimo”.

Agli inizi faceva la differenza soprattutto da subentrato. Era difficile fargli capire che serviva come il pane per spaccare le partite. È un ragazzo che ha un passo diverso dagli altri, calcia benissimo con il destro e con il sinistro. Ogni volta che entrava spaccava la partita”.

Sulle potenzialità di Sibilli e se si aspettava un simile impatto a Bari: “Non mi stupisce che lui stia facendo così bene. Io glielo avevo detto già alcuni anni fa. Lui agli inizi faceva fatica quando partiva titolare rispetto a quando subentrava, e lui lo sapeva. Ora ha fatto il passo giusto, in una società importantissima dove è andato da protagonista. E un ragazzo come Peppe, con un cuore enorme, quando si sente apprezzato dà ancora di più il massimo. La passione di Peppe per il calcio ha trovato il suo luogo adatto in una piazza come Bari che vive per il calcio. Lui può trascinare quel popolo, che può dare davvero tantissimo”.

Da quando è arrivato a Bari, Sibilli è stato impiegato in diversi ruoli del campo: da trequartista dietro le due punte, da ala e – a momenti – anche da interno di centrocampo. Sulla sua collocazione naturale, questo è il parere di Gucher: “Più è libero di fare in mezzo al campo quello che vuole, più fa la differenza. La mezzala ha tanti compiti anche in fase difensiva: secondo me lo limiterebbe troppo. Invece, se gli viene dato campo da attaccare, magari con attaccanti che portano via gli uomini, diventa devastante. Secondo me può giocare benissimo anche sull’esterno, rientrando per calciare in porta”.

Sezione: Esclusive / Data: Sab 11 novembre 2023 alle 08:00
Autore: Antonio Testini
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