Gionatha Spinesi, protagonista per sei stagioni in maglia biancorossa con la quale ha messo a seno più di cinquanta reti, è intervenuto ai nostri microfoni per commentare l'andamento della squadra del capoluogo pugliese: "Sono sempre dell'idea che il Bari sia una super potenza rispetto a tutte le altre, sta mantenendo quello che era auspicato a inizio campionato. Qualche battuta d'arresto l'hanno avuta, senza queste avrebbero avuto già un margine importante, come fece anche la Juve Stabia tre anni fa, ma sono convinto che quello sarà il destino del Bari: a marzo sarà già un campionato chiuso, penso che il Bari finisca il campionato con dieci-dodici punti di vantaggio sulla seconda. Poi è evidente che la partita singola la può perdere ma alla lunga il Bari vince. Inoltre le squadre dietro, il Catanzaro su tutte, sono molto altalenanti; si stanno raggruppando più squadre all'inseguimento ma non hanno una continuità così importante da poter impensierire l'esito finale". 

Il grande e unico obiettivo stagionale: "A Bari c'è un solo obiettivo ed è quello di vincere, se arrivano secondi hanno perso ed è evidente che dopo due anni di grandi investimenti devono solo vincere. Sono convinto che quando il Bari ha preso un vantaggio più sicuro, che toglierà un po' di pressione, qualsiasi squadra verrà a Bari a giocare prenderà due o tre gol a partita".

Le insidie del girone C: "Questa squadra per come è costruita entrerebbe sicuramente nei play off in serie B. Certo è evidente che il girone C è quello più difficile della categoria, a prescindere dalla forza delle squadre affronti campi dove spesse volte non giochi a calcio e il Bari è una squadra costruita per giocare a calcio. Messo nel girone A e B il Bari poteva anche uscire imbattuto, nel girone C si fa di necessità virtù e quando vai a giocare in certi campi si creano trincee, si cerca in tutti i modi di sfruttare gli ambienti esterni, cosa che al nord non è possibile".

Il meticoloso lavoro svolto dal ds Polito (compagno di squadra di Spinesi a Catania): "Ciro è un grande direttore, dove è stato ha sempre vinto: a Torre del Greco, con la Juve Stabia e anche ad Ascoli, è arrivato quando l'Ascoli era quasi in C e poi si sono salvati con tre domeniche di anticipo. A Bari ha trovato una situazione di rosa e di contratti molto difficile da mettere a punto; ha fatto un lavoro di allungamento, spalmamento di contratti, di recupero di risorse per poi andare a prendere giocatori per dare la sua impronta. Ha preso Mignani come allenatore che è molto molto preparato ed è un allenatore che gioca a calcio".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 17 novembre 2021 alle 23:00
Autore: Michele Tedesco
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