Igor Protti ha legato inevitabilmente il suo nome a quello del Bari per tante ragioni. Quattro anni intensi per lui in Puglia, dal 1992 al 1996, dove ha scritto e riscritto la storia dei galletti, rimanendo, a trent'anni di distanza, uno dei giocatori più amati e apprezzati dalla piazza.

Arriva in Puglia nel giugno 1992, con i galletti in B. Alla prima annata segna 9 reti in 33 presenze, cui fanno seguito, nel campionato successivo, altri 6 gol in 18 presenze. In questa stagione, anche grazie alle sue reti, i galletti conquistano la serie A. Il primo anno in massima serie mette a referto 7 marcature in 28 presenze. L'anno simbolo, però, è il 1995-96: in questo campionato, in 33 presenze, Protti segna addirittura 24 gol, risultando il capocannoniere della serie A, alla pari di Beppe Signori. I galletti, tuttavia, retrocedono in B: è la prima volta nella storia che una squadra retrocede avendo in rosa il capocannoniere. Segna una tripletta alla Lazio e diverse doppiette a squadre illustri come Inter, Juventus e Atalanta.

Protti, inoltre, diviene capocannoniere in A, B e C, unico ad esserci riuscito insieme a Dario Hubner. Alla fine di quella stranissima annata 95-96 il Bari retrocede e Protti si accasa proprio alla Lazio, dopo esser stato corteggiato da mezza serie A. I baresi a malincuore salutano il loro simbolo, che per anni aveva fatto gioire e sognare generazioni di tifosi.

Sezione: Gli ex / Data: Lun 07 luglio 2025 alle 14:00
Autore: Armando Ruggiero
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