All'Egr. direttore della testata "Tutto Bari". Le vicende del calcio Bari del dopo Matarrese non state caratterizzate dall'ansia dei protagonisti di emergere in fretta rientrando dall'investimento effettuato, in primis gli attuali detentori della società sportiva. Nell'ultima conferenza stampa nè la stampa presente nè tantomeno il Presidente del Bari ha posto l'accento sul fatto che non esiste la reale volontà di vendere. Per chi mastica il sentimento degli imprenditori significa una cosa sola: che il Bari rende economicamente e che non ha senso disfarsene se non a prezzi mirabolanti.

Tutto il resto sono chiacchiere. La prova provata sta nell'offerta che Casillo aveva fatto di acquisto del Bari rifiutata dai De Laurentis. Come se ne esce? Stanando la proprietà e incalzandola con ogni mezzo (giornali, televisioni, ect) sul fatto che a loro interessano solo i soldi e solo quelli possono e  devono avere. Nessun afflato e nessuna compartecipazione. Solo così si potranno costruire le condizioni perchè, ad un prezzo equo, sia venduta la società SSC Bari, che non è costata inizialmente nulla ai DELA ( non bisogna mai dimenticarlo).

Quanto vale il Bari? Direi la somma di due elementi principali: avviamento commerciale ( Bari in serie B); proprietà della società. Per ultimo, va registrata il rifiuto dell'imprenditoria locale di Bari, che memore dei Matarrese, non ha nessuna voglia di imbarcarsi in questa avventura, per cui non resta rivolgersi all'estero, o tentare una terza via che è quella di far diventare il Bari una public company, questa volta davvero proprietà dei baresi.

Aspettare miseramente il 2028, con il rischio concreto di ripartire dalla serie D è una prospettiva agghiacciante.

Cordiali saluti

Francesco Baldini

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Sezione: Lettera del Tifoso / Data: Lun 07 luglio 2025 alle 16:30
Autore: Redazione TuttoBari
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