La notizia era nell’aria e ora è ufficiale: Ahmad Benali riparte dalla Virtus Entella. Il centrocampista libico, tra i pochi a salvarsi nelle ultime due stagioni complicate del Bari, lascia definitivamente il biancorosso. Un addio che pesa, per valore tecnico e carisma, e che si aggiunge a una lunga lista.

Con la partenza di Benali si chiude simbolicamente un ciclo. Il centrocampo dell’anno scorso, già decimato dall'addio dei vari Maita, Favasuli, Maggiore, Lella, Maiello e Oliveri, ora è definitivamente smantellato. Un reparto che, pur con le sue lacune, aveva almeno qualche punto di riferimento: adesso, invece, tutto è da rifare. La regia, la qualità tra le linee, l’esperienza: tutto va ripensato, ricostruito. Segno di una vera e propria volontà di rivoluzione: smantellare per ricostruire, ma privandosi anche di quelle poche certezze che costituivano delle fondamenta solide, può essere molto rischioso.

Benali era arrivato in sordina ma si era conquistato con il tempo un ruolo importante, sia per rendimento che per attitudine. Mai una parola fuori posto, sempre pronto a farsi trovare, anche quando le scelte tecniche lo lasciavano fuori. Il suo rendimento alto, costante e affidabile lo rendeva, per molti tifosi, anche una possibile “riserva di lusso” da tenersi stretta in un progetto rinnovato. E invece il Bari ha deciso di voltare pagina, anche con lui.

L’impressione generale, tra la piazza e gli addetti ai lavori, è che il Bari stia ripartendo quasi da zero, con una direzione che sarà più chiara con la fine del mercato ma che segna già un orientamento verso i giovani di prospettiva. Ma i saluti eccellenti, giorno dopo giorno, lasciano comunque un vuoto non solo tecnico, ma anche identitario e di esperienza, che questa nuova squadra dovrà presto ritrovare.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 01 agosto 2025 alle 21:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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