Mariano Bogliacino, ieri è finalmente tornato in campo. Ed ha pure segnato, risultando così uno dei pochi a salvarsi dal seminaufragio del Bari contro il Cittadella. "Sarebbe stato più bello che il mio gol fosse servito per la  rimonta, vanificata pochi minuti dopo il vantaggio realizzato dal capitano. Dispiace perché con maggiore attenzione e tranquillità avremmo potuto portare a casa l’intera posta in palio. Dobbiamo lavorare di più per non incorrere ancora in certi errori".

Le vittoria sfiorata, le disattenzioni, la poca tranquillità: i leitmotiv di questa stagione biancorossa sono sempre gli stessi. "Le prossime gare con Brescia e Vicenza, non saranno assolutamente semplici, ma abbiamo il dovere di smuovere questa classifica che non ci appartiene perché siamo una squadra i qualità è compatta. Usciremo da questa situazione", ha quindi promesso il giocatore, che poi ha spiegato il personale difficile inizio di stagione ("Non giocavo a causa di un problema muscolare alla coscia che mi ha tenuto fuori un mese e mezzo. Non è stato semplice inserirmi subito perché ho avuto alcuni problemi familiari e di ambientamento. Ma ora ho risolto tutto"), parlato del suo rapporto coi compagni ("con la squadra mi trovo perfettamente), assolto Torrente ("Dare colpe al mister, quando ogni partita è costretto a giocare senza 6-7 giocatori mi sembra eccessivo") e dissipato i dubbi sulla sua posizione ideale in campo ("Mi trovo benissimo come mezz'ala sinistra, per la maggior parte della mia carriera ho giocato in questa posizione che la prediligo maggiormente rispetto a quella di trequartista").

E, dopo aver chiarito di non essersi pentito di aver scelto Bari, Bogliacino ha speso parole per i tifosi: "Hanno tutte le loro ragioni di fischiare se non vedono risultati o un gioco brillante. Ma noi abbiamo bisogno del loro aiuto, Cercheremo di convincerli con i risultati e prestazioni dignitose come d’altronde sono già avvenute, sino a prima della gara con l’Ascoli. In casa siamo più nervosi e poco tranquilli mentre in trasferta sinora abbiamo reso di più e giocato senza paura. Lavoreremo su questi aspetti sperando di trovare il bandolo della matassa”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 06 dicembre 2011 alle 18:15
Autore: Diego Fiore
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