Dopo una buona carriera da centrocampista, ha collezionato 386 panchine tra Latina, Vicenza, Perugia, Ternana e Salernitana (e non solo, ndr). Abbiamo intervistato Roberto Breda, chiedendogli un parere su diverse questioni. Quattro, per lui, le squadre candidate ai primi posti:"Sulla carta le favorite sono il Palermo, il Venezia, l'Empoli e il Monza. Vuoi per investimenti come i siciliani, o vuoi per chi è retrocesso dalla A, credo che abbiano un valore tecnico più alto delle altre".

Parole positive sono state spese anche sul Bari:"E' stata un'estate di cambiamenti. La squadra ha dei valori e può fare bene, insediandosi nella lotta playoff. Già col Monza è stata una partita che ha dimostrato gli intenti. Poi la B dipende anche dall'identità che riesci a creare ed è un processo che ha bisogno di tempo, e che va alimentato in piazze importanti, tra cui Bari".

Il giudizio del mister su Fabio Caserta e la rosa barese:"Caserta è un ottimo tecnico. Predilige il comando del gioco attraverso la manovra ed ha una buona duttilità tattica. Può fare bene, anche perché l'esperienza a Catanzaro gli è servita. Ha creato un gruppo equilibrato, ha perso poche partite, esprimendo una buona qualità di gioco. Ci sono ottimi presupposti, ma in B bisogna parlare poco perché le attese possono essere poi deluse, ma le prerogative ci sono. L'organico è stato ben costruito, sono tanti i nomi che hanno qualità. Più che fare qualche nome, che mi secca, mi soffermerei sulla totalità, ottima, della rosa".

Nel gennaio scorso, nominato tecnico della Salernitana dopo Colantuono, Breda ha incrociato Giulio Maggiore, a fine mese passato al Bari. Della gestione dell'ex Spezia, ricorda questo:"Ha passato anni disastrosi a Salerno. La sua situazione diventava difficile da gestire, al di là delle indubbie qualità. Aveva bisogno di cambiare aria, come ci siamo detti dal primo giorno. Lui fu molto professionale e corretto, negli allenamenti e quando l'ho chiamato in campo, ma sapevamo che la strada fosse tracciata. Non perché avesse qualcosa contro di me. Il modo in cui si presentò a Bari dimostrò le ragioni dell'addio. A volte gli episodi e le situazioni sono frutto di cose che si accumulano nel tempo. Ci siamo incontrati poco, ma il suo modo di comportarsi è sempre stato positivo".

Nessuna perplessità sulle doti del ragazzo:"Ha due fasi: mica poco. Dà equilibrio, intensità, corsa ma anche gol. Diventa certamente un aspetto molto utile avere un giocatore, perlopiù centrocampista, che in fase offensiva può darti un tale contributo".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 12 settembre 2025 alle 17:00
Autore: Piervito Perta
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