Quest'oggi Magalini e Di Cesare, in conferenza, hanno illustrato i punti salienti del loro operato e gli obiettivi per quest'annata.

Abbastanza chiare, in tal senso, le parole dell'ex Catanzaro:"Se abbiamo rivoluzionato tanto è perché lo volevamo. È stata una analisi profonda fatta a fine stagione scorsa. Abbiamo cambiato il più possibile col pensiero che fosse finito un ciclo. Siamo molto soddisfatti dell'operato fatto e adesso speriamo che il campo dia le sue fondamentali conferme. Avevamo più possibilità di operare, un foglio bianco migliore dell'anno scorso, con meno giocatori da dover dare". Un cambiamento dunque voluto e cercato, supportato dalla proprietà che ha dato maggior carta bianca ai due ds. D'altro canto la prima base per ottenere risultati è remare dalla stessa parte. Chissà che anche questo non possa essere un segnale positivo. Di cambiamento, rispetto al passato, lo è sicuramente.

Spazio, poi, alla questione Dorval: "Quando è subentrato un fattore importante in termini economici, alla luce del fatto di essere in contatto col Rubin Kazan, in prima persona il presidente ha trovato la strategia per portare in porto la trattativa, non andata a buon fine ma non per colpa nostra. Avevamo garanzie con documenti già scambiati che potesse andare in Russia. Poi è successo qualcosa che spesso accade in questi casi. Egoisticamente siamo anche contenti che tecnicamente sia rimasto, a livello societario un po' meno". Un'operazione voluta dalla società e che avrebbe fatto bene alle casse societarie. Una trattativa non andata in porto e che aggiunge ulteriore valore alla rosa di Caserta.

Poi è toccato a Di Cesare, che ha voluto parlare del suo ex compagno di reparto Vicari: "Vicari? Abbiamo deciso di mettere tutti in discussione, col passare del tempo e con le varie situazioni di mercato, abbiamo parlato anche con Francesco e c'era disponibilità a continuare. Non posso che parlare bene di lui, è stato mio compagno di reparto, abbiamo giocato assieme più di sessanta partite". In un'annata in cui tanti hanno lasciato e dove tutti sono stati messi in discussione, il capitano del Bari è uno dei pochi ad essere rimasto, forte anche della sua volontà di giocare ancora in Puglia.Importante, poi, soffermarsi sulle tante operazioni a titolo definitivo, un unicum nella gestione De Laurentiis: "Mai come quest'anno abbiamo portato tanti calciatori a titolo definitivo: dico che questo è il vero anno della rinascita. Veniamo da due anni senza risultati, abbiamo avuto il coraggio di cambiare". Infine, l'ex capitano del Bari si è soffermato su Maita e Benali, suoi amici e compagni di tante battaglie: "Addii di Maita e Benali? Sono stati miei ex compagni, la scelta è stata difficile. Hanno fatto un percorso con me, abbiamo ottenuto dei risultati, sia positivi che negativi. Non posso che ringraziarli".

La strada tracciata, dunque, sembra diversa rispetto al recente passato e le parole dei due ds, in tal senso, sembrano confermarlo. Ora la palla passa al campo, unico possibile giudice super partes. I galletti dovranno essere bravi a confermare le premesse di inizio stagione e Caserta dovrà trovare il giusto vestito per la squadra.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 09 settembre 2025 alle 20:30
Autore: Armando Ruggiero
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