Certe partite restano addosso, anche se finiscono con una sconfitta. Per Indrit Mavraj, difensore del Bari classe 2006, il debutto da titolare con l’Under 21 del Kosovo contro la Spagna è una di quelle serate che segnano. Novanta minuti interi a battagliare con le “Furie Rosse”, nel palcoscenico delle qualificazioni agli Europei: un’esperienza che vale oro per un ragazzo che fino a un anno fa giocava lontano dai riflettori.

Il risultato finale (3-1 per gli spagnoli) conta fino a un certo punto. Quello che rimane è la personalità mostrata, la fiducia dello staff kosovaro e il primo vero passo in un percorso che potrebbe portarlo lontano. In casa Bari, intanto, il nome di Mavraj comincia a circolare sempre di più: Di Cesare, uomo-simbolo, ha speso parole importanti per lui, riconoscendone il talento e la serietà.

La storia di Mavraj a Bari merita di essere raccontata. Arrivato da svincolato, si è imposto subito nella Primavera: 25 presenze lo scorso anno, la fascia da Capitano al braccio e la sensazione di avere a che fare con un difensore già formato. Un metro e novanta abbondante, carisma, capacità di guidare la linea difensiva: caratteristiche che hanno attirato attenzioni di mercato. Offerte respinte, perché sia il club che il suo entourage hanno deciso di proseguire insieme la crescita.

Quest’estate il Bari lo ha confermato fuori quota nella Primavera, ma il programma è chiaro: allenamenti quotidiani con la prima squadra, disponibilità per i più giovani nel campionato giovanile e la prospettiva di ritagliarsi spazio in Serie B. Per un ragazzo arrivato da svincolato e pronto a mettersi in gioco, il salto è già notevole. Ora, dopo aver assaggiato il palcoscenico internazionale, il sogno è più che legittimo: conquistare il San Nicola.

Sezione: News / Data: Gio 11 settembre 2025 alle 16:00
Autore: Martina Michea
vedi letture
Print