Diciassette reti incassate in altrettante gare in campionato, con 5 clean sheet. Questo, badando solo ai freddi numeri, il rendimento fin qui di Elia Caprile in quella che si può considerare la sua stagione d’esordio in B, categoria assaggiata già ai tempi del Chievo, ma senza mai giocare.

Il portiere ventunenne, approdato a Bari in estate dagli inglesi del Leeds, sta stupendo tutti più di quanto non dicano le statistiche appena enumerate. Essere riuscito, a questa età, a confinare in panchina due profili importanti nel suo ruolo come Frattali e Polverino fornisce la misura di quanto, in lui, credano Mignani, Polito e la società biancorossa.

Basta, del resto, ripercorrere la gara di ieri contro il Modena, molto più complessa di quanto non dica il risultato finale di 4-1 per i galletti, per capirne l'importanza negli equilibri biancorossi. Di Cesare e compagni, infatti, ridotti in 10 dal 29’ minuto per l’espulsione, forse eccessiva, di Maiello, hanno dovuto fare affidamento in svariate occasioni sul talento del loro estremo difensore.  

Il primo intervento di rilievo del guardiano dei pali pugliesi, al 28’, sul colpo di testa ravvicinato di Falcinelli, respinto d’istinto ed allontanato dalla porta. Pochi minuti dopo un’altra parata, stavolta non difficile, su conclusione da fuori della stessa punta modenese. Al 39’, poi, l’unico piccolo errore della partita del portiere, che è uscito non benissimo mancando la sfera, ma il colpo di testa di Pergreffi è terminato alto.

Di lì in poi, Caprile ha alzato il muro, opponendosi in sequenza alle conclusioni di Armellino al 42’ (deviazione in tuffo), e Diaw un paio di minuti dopo, impedendo al pallone di entrare in porta con il corpo. Interventi dello stesso tenore anche nella ripresa, con il numero 18 del Bari bravo ad anticipare Bonfanti in un paio di circostanze, prima di sfoderare un’altra perla nell’opporsi alla rovesciata di Pergreffi al 63’ (con Magnino che poi, da distanza ravvicinata, ha centrato in pieno il palo) ed un colpo di reni superlativo al 70’ per alzare sopra la traversa la conclusione da fuori area di Oukhadda.

Ordinaria amministrazione, successivamente, con una parata a terra su tiro dalla distanza di Bonfanti ed una buona uscita ad intercettare un cross di Azzi. Ma a dimostrare quanto Caprile tenga a quel che fa, c’è soprattutto la rabbia dimostrata quando, all’ultimo istante e con la partita in ghiaccio sul 4-0 per il Bari, ha presso quello strambo gol, su punizione di Diaw deviata da Terranova. Rete buona solo per le statistiche, ma che lui non ha digerito. Il futuro è suo, specie se manterrà questa determinazione.  

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 12 dicembre 2022 alle 16:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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