"Ho cominciato a giocare per Buffon, quando l'ho visto vincere il mondiale nel 2006 e ho sempre fatto il portiere con la sua maglia della nazionale addosso". Esordiva così Elia Caprile agli albori della stagione, fin qui straordinaria, in maglia Bari, la sua prima in cadetteria. Parole pregne di ammirazione e rispetto per la leggenda italiana che difende i pali del Parma, alla veneranda età di 44 anni (45 il 28 gennaio).
I due saranno avversari questo sabato al San Nicola, con Buffon reduce da una prova da urlo a San Siro nell'ottavo di Coppa Italia contro l'Inter, condita dal paratone al 90' su una conclusione a botta sicura di Dzeko. Non c'era Gigi un girone fa, quando il Bari strappò un punto prezioso al Tardini mettendo in mostra tutta la bravura del giovane Caprile. Nessun scambio di maglia, insomma, nessun complimento incassato dal portiere più forte della storia, che però ha avuto a disposizione un girone intero per ammirare tutta la classe e la maestria del giovane Elia.
Numeri incredibili che hanno spalancato le porte della nazionale al giovane pipelet biancorosso, giunto quest'estate dalla piccola Pro Patria e diventato un leone indomabile tra i pali. Il suo agente, l'ex portiere biancorosso Battistini, ha affermato che la classe di Caprile è sotto gli occhi di tutti i club nazionali e non, con interessi giunti anche dall'estero e, in particolare, dal blasonato Benfica. Sirene che farebbero vacillare chiunque, ma non Caprile, glaciale quando si tratta sia di parare che di dosare le emozioni.
23 sono gli anni che intercorrono tra i due portieri. Due generazioni diverse, con Buffon cresciuto nel mito di Zoff e Caprile in quello dell'ex Juventus. Buffon affronterà il Bari per la quattordicesima volta, per un bilancio che lo vede avanti con 10 vittorie, a fronte di 2 pareggi e 1 sconfitta. L'ultima volta che il portiere del Parma è sceso in campo al San Nicola però sono stati dolori. 12 dicembre 2009, Bari che batté la grande Juventus per 3-1. Protagonista di quella gara fu un altro grande portiere come Jean Francois Gillet. Che sia allora di buon auspicio per il giovane Caprile, pronto ad affrontare per la prima volta il suo più grande idolo.
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