A Repubblica parla oggi Jean Francois Gillet: "Io di Bari preferisco ricordare la travolgente passione dei tifosi e le due meravigliose stagioni con Conte e Ventura: sono tra le cose più belle che ho vissuto in venticinque anni. Mi è sempre piaciuto giocare dai piedi. Da bambino facevo il centrocampista. E poi ho avuto la fortuna di imbattermi in Conte e Ventura, che già allora mi facevano partecipare alla costruzione del gioco. Io non mi sono mai tirato indietro. Forse a quei tempi solo Consigli e Viviano ci sapevano fare come me. Avevo coraggio, non tremavo mai con la palla al piede. Anzi, mi divertivo".

Gillet racconta il suo rapporto con Bari: "Quando posso vengo a trovare i miei figli. Ritrovo anche dei vecchi amici e mi piace l’idea che la gente quando mi incrocia mi saluti con il sorriso sulle labbra: vuole dire che ho fatto tante cose buone. La C? È una brutta categoria, perché sale in B una sola squadra per ogni girone. Al Bari non è andata bene: per due anni di fila si è trovata sul suo cammino squadra come Reggina e Ternana che hanno viaggiato a velocità supersoniche. Peccato, perché c’è una società che investe tanto per la categoria. Ai baresi ai tempi dei Matarrese stava stretta la B, figuriamoci adesso la serie C".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 29 giugno 2021 alle 07:45
Autore: Redazione TuttoBari
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