Il Bari è tornato in Serie B a quattro anni dal fallimento. Nel corso della sua ultracentenaria storia, i biancorossi hanno vissuto la cadetteria per ben 50 stagioni (tre delle quali nella seconda divisione nazionale). Continua oggi il nostro racconto che vuole far rivivere questi campionati. Dopo lo scorso episodio che trattava la stagione 1964/65, facciamo un salto ancora più indietro nel tempo, fino alla stagione 1923/24.
Come noto, la Bari Foot-Ball Club fondata nella città omonima il 15 gennaio 1908 aveva chiuso da qualche anno i battenti dopo l'entrata del Regno d'Italia nella prima guerra mondiale. La società biancorossa non aveva riaperto l'esercizio dopo la pausa bellica, in quanto molti suoi giocatori e dirigenti si erano trasferiti nel Liberty Bari. Nel 1924 allora il Bari viene rifondato come Foot-Ball Club Bari, con gli stessi colori sociali della compagine del 1908, e si iscrive al campionato di Seconda Divisione nazionale, l'allora Serie B.
Al campionato partecipano 48 squadre suddivise in sei gironi interregionali da otto. Le prime di ogni girone si qualificano al girone finale, mentre, onde ridurre il campionato a sole 36 partecipanti a partire dalla stagione successiva aumentando al contempo le giornate di gara, le ultime tre di ogni gruppo retrocedono in Terza Divisione. Le prime due classificate nel girone finale vengono direttamente promosse in Prima Divisione mentre la terza e la quarta disputano degli spareggi promozione contro le penultime classificate dei due gironi di Prima Divisione.
La seconda divisione nazionale comprendeva squadre del Nord. C'era però un'appendice meridionale. Il Sud aveva anch'esso dei tornei chiamati di Seconda Divisione, che tuttavia non avevano nulla a che fare col campionato nazionale sopra esposto. Era infatti suddiviso in campionati separati, gestiti dai Comitati Regionali, nei quali le prime classificate avevano la possibilità di essere promosse in Prima Divisione, anche se l'ascesa era subordinata, oltre che al piazzamento, alla soddisfazione di requisiti economici e infrastrutturali, non esistendo ancora qui neppure il titolo sportivo.
Nel girone pugliese erano iscritte soltanto in due squadre: la FBC Bari e la US Ferrovieri (squadra sempre di Bari). In prima divisione, invece, figurano le concittadine Liberty, Ideale, oltre le pugliesi Enotria Taranto, Audace Taranto, Pro Italia Taranto e Foggia.
Nell'agosto 1924 il Comitato Regionale Pugliese stabilisce che il campione regionale di Seconda Divisione, il Bari, non sarebbe stato promosso direttamente in Prima Divisione, ma avrebbe dovuto disputare uno spareggio di qualificazione pre-campionato con l'ultima classificata della Prima Divisione, il Foggia. In capitanata, il 7 settembre 1924, i satanelli vincono 2-0, mettendo una serie ipoteca alla permanenza in massima serie in vista della gara di ritorno da disputare nel capoluogo. Tuttavia, in seguito alle proteste del Bari, che rivendica la promozione diretta (sulla base del regolamento di inizio campionato), gli spareggi sono annullati mentre erano in corso, e il Bari è promosso direttamente in Prima Divisione, mentre il Foggia retrocede direttamente in Seconda.
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