Nunzio Lella aveva cominciato la sua avventura a Bari pieno di entusiasmo e carico di aspettative, soprattutto per le sue origini baresi e per il suo passato nella primavera dei galletti. L'esordio contro la Sampdoria aveva convinto tutti. Le buone impressioni sono state confermate nella gara contro il Mantova: un gol, un rigore procurato e poi cancellato dal VAR e tante buone iniziative in avanti. La sua potenza fisica coniugata a ottime capacità di recupero palla, interdizione e inserimenti lo avevano reso uno degli insostituibili di Longo.

Sino alla gara contro il Cosenza. Il Bari chiude il primo tempo in vantaggio, ma l'avvio di ripresa è da horror. Nell'area di rigore dei lupi succede l'inspiegabile: Lella viene, probabilmente, provocato da un avversario e reagisce in maniera veemente. L'arbitro non se ne accorge, viene richiamato al monitor e il centrocampista viene espulso. Il giudice sportivo commina due giornate di squalifica.

Torna titolare con Spezia e Carrarese, ma le sue prove risultano insufficienti. Anche a causa di un generale rendimento negativo, Longo cambia le carte in tavola e fa accomodare l'ex Cagliari in panchina, che raccoglie qualche minuto nei finali di gara, non spiccando ancora una volta.Ora, col Cittadella, mancherà Benali per squalifica e le porte della titolarità potrebbero nuovamente spalancarsi per il giovane centrocampista. Un'occasione da non perdere, soprattutto in virtù dell'ultimo periodo negativo. D'altronde nel 3-5-2 di Longo ha mostrato di poter fare la sua parte e di potersi imporre come protagonista. Soprattutto in un momento come questo dove il trainer barese sembra orientato a giocare a due punte. Lella potrebbe tornare a garantire quella fisicità e gli inserimenti a centrocampo che tanto mancano nella rosa del Bari e di cui lui è l'unico interprete. Ecco perché è così importante e perché è così importante per il Bari che si ritrovi. Già dal match col Cittadella, pena una stagione in fase discendente.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 22 novembre 2024 alle 20:00
Autore: Armando Ruggiero
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