C'è un Bari da (ri)disegnare. Quello visto fin qui, sotto la guida di Vivarini, ha chiuso la porta (fatta eccezione per la terribile trasferta di Empoli) ma perso la via del gol. E' un fatto che questa squadra non riesca a produrre più niente o quasi: una grave colpa che sta costando punti e soprattutto vittorie, anche quando situazioni di gioco come la superiorità numerica in partita avrebbero dovuto portare a vantaggi sostanziali. E' un Bari lento e prevedibile, inceppato e avulso nelle idee e nell'anima. Quanto di peggio ci si potesse aspettare in un campionato fin da subito in salita e che non accenna a placarsi negli ingredienti di emergenza ormai lampanti.

Contro il Catanzaro servirà la reazione che ormai da tempo si reclama. L'ottimismo, per la verità, è sempre meno. Nella prima di due sfide casalinghe che precederanno la pausa invernale, il gruppo di Vivarini dovrà dare risposte a pochi passi, ormai, da un mercato che a questo punto sembra dover, e non più poter, innescare scosse decise su una squadra mai decollata. Servono, e con urgenza, innesti utili alla causa, capaci di diventare protagonisti in una piazza che sa amare e si sente però ormai tradita.

Tornando esclusivamente al campo, e alla sfida col Catanzaro di venerdì, il rientro di Vicari e Meroni può portare a nuove scelte in difesa, con Kassama e Pucino maggiori indiziati a lasciare il posto ai colleghi di reparto. A centrocampo Burgio è il principale candidato a prendere le redini della fascia sinistra, rimasta orfana del nazionale Dorval. Mentre in avanti è assai complicato pensare di rinunciare ancora a Castrovilli. Da verificare, piuttosto, se Vivarini deciderà di optare comunque per il doppio centravanti visto nell'ultimo turno, o schierare l'ex Fiorentina in linea con un altro centrocampista d'assalto (Maggiore o Pagano), alle spalle naturalmente di bomber Moncini, da cui - a proposito - ci si attendono nuovi squilli dopo il periodo di digiuno.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 17 dicembre 2025 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoBari
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