Ricomincia la stagione e riparte anche la nostra rubrica a tema arbitrale. Con "Lo dice il regolamento" andiamo ad analizzare, caso per caso, per ogni partita disputata dal Bari, gli episodi e le decisioni arbitrali secondo quanto riportato dal regolamento. 
Questo, in maniera del tutto neutrale e senza la presunzione di dare giudizi o fare qualsiasi tipo di dichiarazione in merito all'operato di arbitri e Var, ma spiegando esclusivamente il testo delle regole relative alle decisioni e agli interventi. Lo facciamo inquadrando ogni episodio, spiegando come può essere interpretabile ciascuna regola. Ricordiamo che il regolamento del giuoco del calcio è un documento pubblico, scaricabile e consultabile dal sito della FIGC.

Milan-Bari è stata una gara a basso tenore del contenuto agonistico, con pochissimi episodi e nessuno controverso. Il tabellino conta solo un'ammonizione, mentre dei due goal segnati dai rossoneri c'è stato un check un po' più lungo al Var per via di una posizione sospetta di Pulisic nello sviluppo dell'azione. L'arbitro, Alberto Ruben Arena, della sezione di Torre del Greco, era alla sua seconda presenza in Coppa Italia, ha esordito in Serie A l'anno scorso e ha diretto 14 gare in Serie B. 

Vediamo allora, cronologicamente, gli episodi con la lente del regolamento.

21esimo - Ammonizione di Estupiñán - Pagano riesce ad anticipare su un pallone vagante Estupiñán, che interviene colpendo con i tacchetti il dorso del piede del centrocampista biancorosso. Arena estrae il primo e unico cartellino del match, di colore giallo. Il calciatore ecuadoriano, in ritardo, commette un cosiddetto fallo "di imprudenza". Il direttore di gara non lo valuta come "grave fallo di gioco". 

IL TESTO. “Imprudenza significa che il calciatore agisce con noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario e per questo deve essere ammonito". 

"Un tackle o un contrasto che mette in pericolo l’incolumità di un avversario o commesso con vigoria sproporzionata o brutalità deve essere punito come grave fallo di gioco. Qualsiasi calciatore che, in un contrasto per il possesso del pallone, colpisca un avversario da davanti, di lato o da dietro, utilizzando una o entrambe le gambe, con vigoria sproporzionata o che metta in pericolo l’incolumità di un avversario, si rende colpevole di un grave fallo di gioco".

APPLICAZIONE. In campo, l'arbitro deve valutare intensità (forza) e punto di contatto. In questo caso si sarebbe potuto parlare si "grave fallo di gioco" solo se il punto di contatto fosse stato al di sopra della caviglia.

14esimo - Posizione sospetta di fuorigioco di Pulisic (Rete di Leao) - Nello sviluppo della manovra offensiva prima del cross di Tomori che porta alla rete di Leao, c'è una posizione di Pulisic che viene valutata al Var.

IL TESTO. "Un calciatore in posizione di fuorigioco nel momento in cui il pallone viene giocato o toccato da un suo compagno deve essere punito soltanto se viene coinvolto nel gioco attivo:
• interferendo con il gioco, giocando o toccando il pallone passato o toccato da un compagno
oppure
• interferendo con un avversario"

APPLICAZIONE. La fase di possesso d'attacco (APP), nota anche come "Attacking Possession Phase", è il periodo durante il quale il VAR può intervenire per valutare situazioni specifiche che possono aver influenzato l'esito di un'azione, come un gol, un calcio di rigore o un'infrazione che nega un'evidente opportunità da rete (DOGSO). L'APP inizia quando una squadra inizia un'azione offensiva che potrebbe portare a una rete o a un rigore, e può estendersi fino al momento in cui l'azione si conclude con una decisione arbitrale. 

79esimo - Ammonizione reclamata per Dorval. L'esterno biancorosso perde un pallone in un tentato cross all'altezza del limite dell'area di rigore avversaria e trattiene Musa che si era impossessato del pallone. I calciatori del Milan lamentano un'ammonizione che però Arena decide di non assegnare per via della elevata distanza rispetto alla porta avversaria. 

IL TESTO.  L'ammonizione si configura quando un calciatore "commette ogni altra infrazione che interferisce con o interrompe una promettente azione d’attacco".

APPLICAZIONE. In campo bisogna valutare quanto il calciatore con il pallone può avanzare in verticale, la sua posizione rispetto alla porta, quante opzioni ha di passare il pallone a un compagno e come è schierata la difesa. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 18 agosto 2025 alle 21:30
Autore: Enrico Scoccimarro
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