Nell'ambito della rubrica di TuttoBari Tangorra in...tackle, abbiamo intervistato l'ex calciatore del Bari Massimiliano Tangorra. Con l'ex biancorosso abbiamo parlato della sfida giocata dal Bari contro il Frosinone. Di seguito, le sue parole in esclusiva.

Dopo la sconfitta contro il Frosinone, come analizza la prestazione del Bari dal punto di vista tecnico-tattico, considerando la costruzione del gioco, le distanze tra i reparti e la gestione delle diverse fasi, e quale impatto ritiene possano avere i fischi finali sull’approccio e sulla tenuta mentale della squadra?

“Tutto sommato la prestazione non è stata così negativa, soprattutto nel primo tempo, dove rispetto al gol annullato a Pagano per fuorigioco, il Bari era piuttosto aggressivo, verticalizzava la manovra ed era propositivo. Ma anche dopo il vantaggio del Frosinone, fino al pareggio, non mi è dispiaciuta la prestazione. Però, obiettivamente, nel subire quel tipo di gol, è veramente imbarazzante vedere come i difensori del Bari mettano in pratica la fase difensiva, che è letteralmente insufficiente. Ho puntato più volte il dito sulla fase difensiva: a me i difensori del Bari non convincono. Perché dal punto di vista della tattica individuale sono veramente carenti e quindi a mio avviso è il tasto dolente della squadra.”

Come valuta le giocate e i movimenti in campo di Castrovilli e Verreth in termini di capacità di creare superiorità e mettere in difficoltà la difesa avversaria?

“Il Bari dalla metà campo in su ha diverse e tante soluzioni di qualità, tenendo conto che magari, a turno, non giocano giocatori come Maggiore, o lo stesso Castrovilli, Partipilo o Antonucci. Anche se, punterei il dito, ancora oggi che siamo quasi a metà del girone, sull'allenatore che fa ancora esperimenti perché Antenucci a tutta fascia a sinistra, secondo me è stato un esperimento che non è andato a buon fine. Ritornando sul discorso centrocampisti, attaccanti, il Bari da questo punto di vista ha diverse soluzioni: che sono quelle che stanno tenendo ‘a galla’ tutta la situazione offensiva.”

Schierare Antonucci sulla fascia al posto di Dorval è stata una scelta particolare; come ha visto il suo adattamento in quella posizione e quali conseguenze ha avuto sui duelli individuali e sulle catene di gioco laterali?

“Su Antenucci ho espresso il mio pensiero prima. A mio avviso, c'è una regola non scritta: ogni giocatore deve giocare per esprimersi al meglio nel proprio ruolo e quindi stesso discorso per Antonucci. È stato un esperimento che non ha dato quello, che magari si aspettava l'allenatore. Fatto sta che, non per colpa di Antonucci, la squadra, già carente dal punto di vista difensivo, da quel lato ha evidenziato ancora di più questa lacuna.”

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 24 novembre 2025 alle 17:00
Autore: Lorenzo D'Agostino
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