Il Bari cade 2-3 al San Nicola contro il Frosinone e lo fa nel modo peggiore: mostrando, ancora una volta, fragilità strutturali difficili da ignorare. E dire che l’inizio lasciava pensare a tutt’altra serata: due chance nitide per Gytkjaer e Moncini, poi il gol di Pagano annullato dal VAR. Occasioni sprecate che hanno dato il via al ribaltamento ospite.

Il Frosinone ha colpito alla prima vera ripartenza con Raimondo, poi ha raddoppiato con Bracaglia su calcio d’angolo. Il Bari si è aggrappato alla qualità di Verreth, perfetto su punizione, ma la squadra di Alvini ha continuato a trovare spazi e, prima dell’intervallo, ha piazzato il tris con Ghedjemis dopo una respinta sbagliata di Antonucci. Nel recupero Castrovilli ha ridato speranza ai biancorossi con un gol splendido, fissando il 2-3 con cui si è andati al riposo.

La ripresa, però, non ha mantenuto le promesse: il Bari è mancato in lucidità, idee e profondità. I cambi non hanno inciso, le occasioni non sono arrivate e l’unica vera palla gol — capitata a Maggiore all’85’ — è stata sprecata per indecisione. Il Frosinone ha gestito con ordine, rischiando poco e portando a casa un successo pesante.

Il quadro che resta è quello di un Bari ancora troppo fragile, incapace di trovare continuità e identità. Difesa incerta, centrocampo poco brillante, attacco che vive di fiammate: un mix che continua a penalizzare una squadra che sembra fare un passo avanti e due indietro. Il tempo per rimettersi in carreggiata c’è, ma le risposte devono arrivare subito. Altrimenti il campionato rischia di scappare via in silenzio.

Sezione: Copertina / Data: Sab 22 novembre 2025 alle 22:00
Autore: Antonio Testini
vedi letture
Print