L'analisi dei numeri in casa Bari si fa sempre più impietosa e l'attenzione si concentra sul centrocampo ed esterni offensivi, dove l'investimento tecnico non si è ancora tradotto in concretezza offensiva. La prova di questa sterilità è data dal fatto che i calciatori con il maggior blasone e minutaggio nel cuore della manovra non hanno messo a referto nemmeno un gol, gravando interamente sulle spalle degli attaccanti.

Il caso più emblematico riguarda l'atteso Gaetano Castrovilli che, pur avendo accumulato 607 minuti in 11 presenze, non ha ancora trovato la via della rete, né fornito assist. La stessa incapacità realizzativa si estende ai giovani, ma già molto impiegati: Riccardo Pagano, nonostante le nove presenze e i 553 minuti giocati, e Matthias Braunöder, che ha collezionato 10 presenze e 583 minuti, figurano entrambi con zero gol. Questi tre nomi rappresentano il fulcro tecnico e prospettico della mediana, e la loro astinenza dal gol pesa nell'economia dei risultati.

La crisi di finalizzazione non risparmia gli altri interpreti. Giulio Maggiore, al centro di continue rotazioni, pur avendo totalizzato meno minuti (302), non ha prodotto gol. Ancora più preoccupante è la situazione tra i trequartisti e gli esterni che dovrebbero supportare le punte: Mirko Antonucci, che ha messo insieme sei presenze e 302 minuti, non ha segnato. A lui si aggiunge Anthony Partipilo che, nei suoi 330 minuti in campo, non è riuscito a fare goal ma neanche un assist. È proprio l'assenza di gol da parte di questo blocco di centrocampisti e trequartisti che rende la situazione critica. Che figure di tale qualità e così presenti in campo non abbiano prodotto neanche una singola marcatura è un dato pesantissimo che compromette l'efficacia dell'intera squadra.

L'unica parziale eccezione a questa anemia realizzativa in mediana è il belga Matthias Verreth, ma che comunque è quello che ha giocato di più tra i citati, con le sue 11 presenze e 862 minuti: ha realizzato l'unico gol da fuori area del reparto. Tuttavia, anche nel suo caso, l'unico lampo isolato non è sufficiente a sollevare le prestazioni di un centrocampo intero che, nonostante il talento, continua a vivere all'ombra delle aree avversarie, condannando il Bari a dipendere esclusivamente dai suoi bomber per sbloccare le partite.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 22 novembre 2025 alle 10:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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