Correva il 25 aprile 2025 e il Bari di Longo soccombeva sotto i colpi del Modena, in casa, perdendo 1-2. Avvio spettacolare degli ospiti, che trovano subito le reti, prima con Defrel e poi con Palumbo. Il Bari, nel finale di primo tempo, accorcia con Lasagna e nel secondo tempo prova l'arrembaggio, non riuscendo a trovare il gol del pari. A distanza di sette mesi i galletti sono tornati a perdere tra le mura amiche (2-3) sotto i colpi di un Frosinone nettamente più in palla.

Il pubblico, come sempre, ha incoraggiato la squadra dall'inizio alla fine; se il gol di Castrovilli, nel finale della prima frazione, aveva un po' incoraggiato l'ambiente, al 90' i supporter biancorossi sono esplosi, fischiando la squadra e chiedendo a chiare lettere una squadra che lotta. Quello che salta agli occhi, di tifosi e addetti ai lavori, è l'evidente incapacità di questa squadra di reagire alle situazioni difficili. L'evidente mancanza tecnica non viene compensata neanche dalla personalità e dagli attributi, piuttosto carenti in tutti gli interpreti in campo. La spia rossa si è accesa in tutto il secondo tempo: invece che ricercare il dribbling, il lancio in avanti, quasi tutti i biancorossi preferivano il passaggio all'indietro e un rifugio comodo nei compagni. Un qualcosa che, inevitabilmente, esaspera chi vede questa squadra e che non dà un minimo di fiducia in ottica futura.

Giunti a fine novembre la situazione appare già piuttosto in salita e la pazienza dei tifosi è finita da tempo. Un Bari in piena lotta salvezza non può che pensare a questo come obiettivo e deve calarsi in quest'ottica al più presto. Anche quelle dietro cominciano a vincere e il calendario non aiuta. Caserta, invece, sembra sempre più smarrito e confuso, diviso a metà tra le sue convinzioni e la ricerca, sempre più indecifrabile, di rimedi che sembrano sortire l'effetto contrario.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 23 novembre 2025 alle 21:00
Autore: Armando Ruggiero
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