Un solo pensiero in casa Bari per la partita di domani contro la Vibonese: la vittoria. I pareggi con Catania e Avellino hanno solo rallentato la corsa della squadra verso la vetta della classifica. Per Vivarini l'obiettivo finale rimane a lungo termine, da gennaio in poi si inizieranno a guardare le rivali. Su tutte la Reggina, che ha il vantaggio di avere una storia recente differente da quella biancorossa e quindi più pronta ad entrare mentalmente e tatticamente nella categoria.

In questa fase della stagione i galletti dovranno ragionare partita per partita, senza cali di tensione o magari pensare ad un calendario agevole. Contro le squadre potenzialmente meno quotate si rischiano, infatti, di perdere punti preziosi anche perchè la motivazione delle avversarie è sempre molto alta.

La Vibonese è una compagine che esprime un calcio piacevole, a tratti offensivo e aggressivo, e ad un ritmo elevato. Fondamentale, dunque, sarà mantenere la massima umiltà ed applicazione nonostante le possibili assenze a centrocampo. In settimana il tecnico ha provato come mezzale anche Terrani e Floriano, posizioni atipiche per la loro caratteristiche ma che potrebbero rivelarsi vincenti (anche a partita in corso).

Nessuna possibilità di vedere dal primo minuto il 4-3-1-2, usato nel finale di Catania. La squadra ha ancora bisogna di affinare alcuni meccanismi sul possesso palla e negli equilibri per poter iniziare una vera evoluzione tattica. Il mister sta cercando di aumentare il potenziale e il bilanciamento degli esterni, cercando un maggiore supporto offensivo dalla destra per poter servire meglio gli attaccanti, ad oggi non sempre nel vivo della manovra. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 02 novembre 2019 alle 18:00
Autore: Gianmaria De Candia
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