Occhio a Tommaso Biasci: il Natale del Bari passa dall’ex pupillo di Vivarini

Sfida con aria natalizia al San Nicola. A due giorni dal Natale il Bari torna in campo per cercare un riscatto che manca ormai da troppo tempo. Di fronte ci sarà l’Avellino di Raffaele Biancolino, avversario tutt’altro che morbido per una squadra biancorossa ancora in difficoltà. Dopo la sconfitta casalinga contro il Catanzaro, il Bari è chiamato a reagire davanti al proprio pubblico: Vincenzo Vivarini è ancora a caccia della prima vittoria sotto la sua gestione, arrivata finora a cinque partite senza successi.

L’Avellino si presenta con ambizioni e certezze, e una di queste porta il nome di Tommaso Biasci. L’attaccante classe 1994, dopo anni da protagonista con la maglia del Catanzaro, è diventato uno dei leader tecnici e carismatici dei lupi. Un profilo che Vivarini conosce benissimo: proprio sotto la sua guida in Calabria Biasci ha trovato la piena consacrazione, risultando uno dei trascinatori della storica cavalcata culminata con la promozione.

Non è un caso che Vivarini sia l’allenatore con cui Biasci ha giocato di più in carriera: ben 101 presenze sotto la sua guida, impreziosite da 38 gol e 12 assist, numeri che raccontano meglio di qualsiasi parola il rapporto tecnico e la fiducia costruita nel tempo. Un legame profondo che rende questa sfida ancora più particolare.

Oggi Biasci è il punto di riferimento offensivo principale dell’Avellino, con 5 gol segnati in 14 partite. Attaccante intelligente, capace di muoversi su tutto il fronte offensivo, bravo nel gioco senza palla e letale quando trova spazio in area. Contro una difesa del Bari che continua a concedere troppo, la sua qualità rappresenta una minaccia concreta.

Per i biancorossi sarà una prova di maturità, oltre che di carattere. Serviranno attenzione, concentrazione e spirito di sacrificio per non farsi sorprendere dall’uomo che meglio incarna l’identità offensiva dell’Avellino. Perché il Natale del Bari, questa volta, passa anche dai piedi di Tommaso Biasci.