Il tecnico del Bari Vincenzo Vivarini ha analizzato l'andamento del match contro l'Avellino: "È chiaro che abbiamo puntato tutto sulla vittoria. Oggi la squadra ha dato tutto in campo. Dovevamo andare a duello e lottare su ogni pallone. Chiaramente manca di qualità ma a me interessa soprattutto lo spirito. I ragazzi hanno risposto sotto l'aspetto caratteriale e di voglia. Meritavamo di più noi, abbiamo avuto cinque occasioni pulite da gol. L'Avellino ha tirato pochissime volte in porta. La strada è ancora lunga per ottenere tutto ciò che vogliamo". 

L'allenatore biancorosso lamenta la poca qualità del gruppo:"Noi ci aspettavamo che l'Avellino cambiasse modulo, il problema è stato l'aspetto atletico. Quando si gioca a ritmi alti abbiamo patito questo aspetto. Loro hanno avuto più freschezza di noi e con i cambi hanno avuto una spinta maggiore. Noi dovevamo avere più forza per raddoppiare. Se non la chiudi, di conseguenza dobbiamo accettare questo verdetto. Oggi è stata una partita giusta sotto l'aspetto mentale. Ma non basta perché dobbiamo avere la forza di vincere le partite. Bisogna alzare la qualità del gioco e attaccare meglio la profondità. Mane lo ha fatto molto bene". 

Vivarini è stato obbligato a comandare tanti cambi forzati: "Mane mi chiedeva il cambio dall'inizio del secondo tempo ma non volevo toglierlo. I cambi li ho fatti tardi perché avevo paura che qualcuno mi venisse meno. Gytkjaer ha lottato con tanta applicazione e si è dato tanto da fare. Purtroppo tutti i cambi li ho fatti per problemi e per evitare che qualcuno non ci lasciasse a piedi". Infine le sue aspettative sull'imminente campagna acquisti invernale: "Venendo qua io sono venuto a rischiare. Purtroppo non c'è un solo problema, ma ce ne sono diversi. Adesso abbiamo questa settimana ma si lavora tutti i giorni. Nel mercato di gennaio bisogna avere la capacità di trovare quelli che non giocano ma che abbiano le potenzialità per darci una mano. A livello mentale ci vuole gente fresca e pulita". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 27 dicembre 2025 alle 22:20
Autore: Cesare De Pasquale
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