Con la gara di ieri contro l'Avellino terminata in parità per 1-1, si è chiuso il 2025 calcistico del Bari. Di sicuro un anno non certo indimenticabile per la squadra biancorossa e per tutti i tifosi dei galletti. Un anno che non ha riservato nessuna soddisfazione con un campionato scorso terminato al nono posto e con una stagione in corso iniziata in maniera molto negativa, con un girone d'andata quasi consumato che vede i biancorossi in piena zona play out e con un ambiente sempre più arrabbiato, rassegnato e deluso.

Ciò che ha colpito di più in negativo quest'anno è stato il rendimento interno della compagine barese. Il San Nicola, oramai, non è più quel "fortino" di una volta e la stessa grande atmosfera che si è respirata in tante altre circostanze sembra oramai essere smarrita. In questo anno 2025 il Bari, tra le mura amiche, ha totalizzato, in diciassette partite generali, sei vittorie, otto pareggi e tre sconfitte. Va da sè che i numeri sono completamente contro il Bari e testimoniano un percorso decisamente negativo e pieno di delusioni.

Se andiamo a vedere tutte le partite giocate dal Bari al San Nicola quest'anno, ci sono almeno tre circostanze che testimoniano l'annata assolutamente deludente dei biancorossi in casa. La prima è quella legata alla sfida che il Bari giocò il 25 aprile contro il Modena. Trattasi dello scorso campionato e quella partita arrivò proprio nelle ultime giornate con i galletti ancora leggermente speranzosi di un posto last minute nei play off. Il Bari perse per 2-1 con rete per i biancorossi di Lasagna mentre per gli emiliani andarono a segno Defrel e Palumbo su calcio di rigore. Un match che vide il Bari già sotto di due reti nei primi venti minuti del primo tempo con una dimostrazione di pochezza disarmante e di smarrimento totale. Proprio li si frantumarono tutte le residue speranze di un posto play off per il Bari, evidenziando una scarsa personalità e una poca voglia in mezzo al campo. Fu una delle partite più deludenti dell'era Longo che, a fine stagione, venne esonerato dalla società.

La seconda circostanza simbolo dell'anno negativo interno del Bari è la partita che i galletti disputarono lo scorso 22 novembre contro il Frosinone. Trattasi di una partita della stagione in corso. Fu l'ultima partita di Caserta sulla panchina del Bari e i pugliesi vennero sconfitti per 3-2 dai ciociari dopo tanti colpi di scena ma, soprattutto, orrori ed errori nella fase difensiva. Tutte situazioni che condannarono inesorabilmente il Bari alla sconfitta. Una partita che i biancorossi avrebbero potuto gestire meglio ma che non hanno saputo interpretare in certi frangenti, soccombendo ai laziali più per propri demeriti che per meriti altrui. Una sorta di harakiri quasi senza precedenti ma che può essere davvero la vera sintesi dell'anno interno del Bari. 

La vera apoteosi in senso negativo si è avuta lo scorso 19 dicembre quando il Bari è stato letteralmente ridicolizzato sul piano del gioco e del dinamismo ( e non nel punteggio) dal Catanzaro di Aquilani. La partita finì 2-1 per i giallorossi calabresi e sulla panchina biancorossa c'era l'attuale allenatore Vivarini. Una partita sotto tutti gli aspetti che ha testimoniato la totale inferiorità del Bari al cospetto dei calabresi che apparsero più brillanti e motivati. La sconfitta dei biancorossi fu resa meno amara nel punteggio dal rigore realizzato da Bellomo ma nulla impedì i pochissimi presenti al San Nicola di contestare e fischiare la squadra. Il tutto, in uno stadio quasi del tutto deserto e con un'atmosfera fredda, simbolo di un anno davvero amaro e negativo che tutti i tifosi baresi sperano di non rivedere più. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 28 dicembre 2025 alle 17:00
Autore: Maurizio Calò
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