All'indomani dell'esonero di Cornacchini nella lettera inviata alla vostra redazione mi posi la domanda se tutte le colpe del mortificante avvio di campionato del Bari fossero da ascrivere esclusivamente all'allenatore. Mi chiedevo se colpe non andassero individuate anche in altri soggetti. In chi, per esempio, in estate ha avuto la responsabilità di allestire la rosa dei giocatori.  Concludevo evidenziando che la squadra mostrava mancanza di ardore agonistico e mancanza di carattere.

Ebbene a distanza di un mese e mezzo devo constatare che ben poco è cambiato. La breve fiammata nel doppio impegno casalingo con Cavese e Ternana aveva illuso i tifosi. Bastava, però, allontanarsi dal San Nicola per notare come i limiti strutturali di questa squadra venissero a galla. In un'intervista alcune domeniche fa il presidente invitava i giocatori, testuali parole, a giocare sempre "col coltello tra i denti".  Ieri nell'intervista post partita, Vivarini si è dichiarato dispiaciuto per come si è comportata la squadra dopo il regalo della Vibonese. Ha gestito la partita invece di imporre il proprio gioco. Doveva dominare, invece ha lasciato il pallino del gioco agli avversari, proprio come aveva fatto nella gara col Catanzaro. Ha detto che la squadra deve essere sempre pronta alla battaglia mostrando personalità. Ha detto che i giocatori devono cambiare mentalità, devono "aggredire" e non "gestire". A questo punto la domanda nasce spontanea. Durante la settimana ed in preparazione della partita queste indicazioni le avrà date ai giocatori? Queste sollecitazioni le avrà fatte? Si sarà magari arrabbiato a muso duro con costoro? Presumo di si. Ed allora come mai in campo questi inviti vengono disattesi? Sicuramente non perchè i giocatori disubbidiscono al proprio allenatore ma, secondo me, perchè non sono in grado di mettere in pratica i suoi consigli. Da un lato sono calciatori probabilmente non abituati alla lotta, alla battaglia contro squadre che fanno dell'agonismo e dell'aggressività l'arma migliore, dall'altro le caratteristiche tecniche dei calciatori che compongono la difesa ed il centrocampo non sono adatti  ad un torneo come quello della serie C meridionale.                                  

Partiamo dalla difesa, croce e delizia di questa squadra. Sabbione, Perotta, Di Cesare sono giocatori statuari, lenti, che non riescono a star dietro a ragazzini che corrono e che li battono in velocità. Non appena la squadra si sbilancia o non viene protetta dai centrocampisti sono dolori. Il centrocampo, poi, non ha nè qualità nè dinamicità. I vari Scavone, Schiavone, Bianco sembrano dei fantasmi. Il povero Awa, non può con i suoi vent'anni essere caricato di grande responsabilità. L'unico che si salverrebbe è Hamlili. E ieri si è avvertita la sua mancanza. La difesa balla tremendamente se presa in velocità. Il centrocampo non costruisce, non crea gioco. Abbiamo una batteria di attaccanti (se non sbaglio 7) che non possiamo utilizzare. E non possiamo sfruttarli per le carenze  su menzionate. Abbiamo le munizioni ma non abbiamo le armi. Gli attaccanti, purtroppo, devono gestire solo lanci lunghi ed arrangiarsi. E siccome non si chiamano Dybala o Higuain essi non possono inventarsi giocate risolutive.                    Ed allora, se 45 giorni fa intitolavo il pezzo col punto interrogativo, ora quel punto posso toglierlo: "Cornacchini capro espiatorio" Con ciò non lo rimpiango , tutt'altro. Un allenatore con più esperienza come Vivarini in questi frangenti oltre a far comodo è fondamentale per la gestione dello spogliatoio e delle situazioni critiche.  Intendo sostenere che, come purtroppo avviene abitualmente, a pagare è sempre l'allenatore, anche quando le colpe non sono sue. Per lo stesso motivo non possiamo aspettarci cher Vivarini faccia miracoli, nè possiamo preternderli. Deve solo aspettare la riapertura del mercato sebbene il tempo non gioca a suo favore. Intanto la Reggina vola ed è a +9 ed a noi, evocando il capolavoro di Massimo Toisi: Non ci resta che piangere.

Ciononostante, sempre ed ancora FORZA BARI.

Giovanni

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Sezione: Lettera del Tifoso / Data: Lun 04 novembre 2019 alle 15:00
Autore: Redazione TuttoBari
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