Uno ristoratore indagato nel calderone del calcioscommesse ha detto che “tutti sapevano” del tarocco sulla pelle del Bari. La cosa non può passare inosservata, perchè tra le righe di questa frase c’è la sconfitta di un credo. Giocare contro la squadra del cuore è come passare sul cadavere della madre. Sarebbe bastato che un tifoso denunciasse quello che aveva fiutato, per bloccare quei delinquenti che giocavano a perdere con addosso la maglia del Bari. Possibile che nessuno ci abbia pensato o erano tutti presi a scommettere sulla partita giusta. In una città che dice di vivere per la propria squadra di calcio, non si può permettere che qualcuno la violenti in questo modo.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Ven 09 marzo 2012 alle 09:00 / Fonte: Enzo Tamborra - Repubblica.it
Autore: Redazione TuttoBari
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