Per Conte era l'arma in più da usare per spezzare la resistenza delle linee avversarie, per Ventura il jolly da schierare nella seconda parte di gara, per i tifosi un semplice simbolo di uno dei periodi più belli della storia recente del calcio biancorosso. Un'epopea durata poco, perché per quanto rapida è stata l'ascesa di Pedro Kamata, altrettanto brusco è stato il declino, che ha portato il giocatore nato in Angola dalla Serie A al dilettantismo francese nel giro di pochi mesi. 

Il calciatore arrivò in biancorosso nell'inverno del 2008, mandato in campo per la prima volta da Antonio Conte nella partita con il Rimini. Se la stagione 2007/08 fu quella del rodaggio, quella successiva vide il primo vero exploit del calciatore, schierato con continuità per tutta la prima parte del campionato, nel quale si mise in mostra soprattutto per l'alto numero di assist (ben sette, con una rete). 

Gli spazi in campo diminuirono nella seconda parte del torneo, ma Kamata fu comunque fra i grandi protagonisti della festa al termine del campionato: il Bari di Conte centrò infatti la promozione, che permise all'esterno di fare il suo debutto in Serie A. Un torneo vissuto a fasi alterne, ma che resterà comunque nella memoria di tutti per la qualità del gioco che i biancorossi erano in grado di offrire.

Kamatà divenne uno dei calciatori più amati di quella squadra, ma la sua avvenutra pugliese si concluse al termine della stagione 2009/10. Il giocatore si trasferì prima al Siena, senza dare una svolta alla sua carriera. Di lì a poco, infatti, si sarebbe trovato a militare nei campi dilettanteschi della Francia, pur non dimenticando quell'amore costruito a Bari, una città entrata nel cuore del giocatore, che spesso ha dedicato parole al miele.

Bari e gli #stranieri ️ Idolo assoluto, una scheggia in campo: #Kamata, velocità e assist al servizio della squadra. A Bari negli anni più belli ❤⬇️

Pubblicato da TuttoBari.com su Martedì 2 giugno 2020
Sezione: Amarcord / Data: Mar 02 giugno 2020 alle 19:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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