Il prossimo 17 dicembre  alle 20.30 il Bari giocherà in Calabria sul campo della Reggina, con l’ambizione di agganciare, in caso di vittoria, i padroni di casa al secondo posto in classifica in B. Gli uomini di Mignani sanno di andare su un campo ostico, anche storicamente, per i colori biancorossi. Non sul piano ambientale, visto il solidissimo gemellaggio tra le due tifoserie. Ma i galletti solo in 3 occasioni hanno violato il terreno di gioco avversario, l’ultima delle quali risale addirittura al 16 novembre 1975.

Fu quella, in C, una partita decisamente movimentata. I pugliesi, allenati da Seghedoni, appena subentrato a Piraccini, potevano contare su un organico di altissimo livello per la categoria, con gente come Sciannimanico, Scarrone, capitan Sigarini, Frappampina ed Italo Florio.  Reduci da un inizio di campionato complicato, affrontarono una Reggina allora allenata da Carlo Regalia.

Dopo un primo tempo terminato a reti bianche, gli ospiti baresi passarono in vantaggio grazie ad un bel pallonetto del centrocampista Antonio D’Angelo, altamurano di nascita tragicamente scomparso qualche anno più tardi in un incidente stradale, il 21 ottobre 1980.

A partire dal 70’, dopo un paio di decisioni discusse dell’arbitro Carlo Longhi, noto protagonista in anni più recenti della moviola televisiva in celebri trasmissioni, iniziò una fitta sassaiola sul campo da parte della tifoseria di casa, con conseguente sospensione della partita.

Il Bari, dunque, ottenne una vittoria a tavolino per 2-0, la prima in trasferta di quell'annata, con la squalifica per 3 giornate dello stadio calabrese. Il club del presidente De Palo, tuttavia, non riuscì a centrare la promozione in B, nonostante un altro cambio in panchina, con Giuseppe Pozzo in vece di Seghedoni, terminando il proprio campionato al terzo posto, dietro al Lecce promosso ed al Benevento. Settima, invece, fu infine la Reggina.

Sezione: Amarcord / Data: Gio 15 dicembre 2022 alle 20:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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