Un rapporto col Bari a doppia mandata quello di Angelo Carbone. Centrocampista barese, nel 1990 è entrato in orbita Milan. Un approdo prestigioso durato anche oltre la carriera da calciatore nelle vesti prima di osservatore e poi di coordinatore del settore giovanile rossonero. Ma i ricordi, oggi, sono tutti per il Bari, con cui ha iniziato la carriera. Ecco il suo commento ai microfoni di TuttoBari.com:

"Tanti i ricordi e gli aneddoti della mia avventura in biancorosso. Senza dubbio la partita che ho più nel cuore è quella con l'Inter a San Siro. Prima volta da titolare per me, marcavo un certo Lothar Matthaus, in quel momento la stella mondiale. Feci anche gol. Era una situazione più grande rispetto alla mia dimensione. Altro ricordo romantico è legato allo Stadio della Vittoria. Mi era particolarmente caro perché quando ero bambino seguivo le gare in curva, insomma mi apparteneva. Il Bari ha fatto un salto di qualità notevole con lo stadio nuovo ma a me è dispiaciuto abbandonare la vecchia arena. E poi come non citare la vittoria della Mitropa Cup che per Bari non era proprio una stupidaggine. Compagni? Loseto in assoluto il più rappresentativo per la città. Subito dopo Giorgio De Trizio. Da loro ho rubato i segreti del mestiere. A differenza di oggi c'era una diversa cultura, con la legge Bosman certi valori sono andati persi".

Sezione: AUGURI BARI / Data: Mer 15 gennaio 2014 alle 09:40
Autore: Davide Giangaspero / Twitter: @giangadvd
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