Le numerose difficoltà riscontrate dal Bari nel corso dell’attuale sessione di calciomercato non hanno intaccato i pensieri di Ciro Polito, alla ricerca di un equilibrio tra la necessità di nuovi innesti e il contenimento dei costi. Tuttavia, fin dal suo arrivo, il direttore sportivo ha dovuto dare priorità alle uscite per una squadra con un parco giocatori troppo abbondante e caratterizzato da contratti ricchissimi, eccessivi per la categoria di competenza.

In tal senso però, il primo mese di trattative non lo ha aiutato. Numerosi elementi fuori progetto ma pochissime offerte convincenti, che hanno concretizzato appena 5 partenze, un numero non basso in assoluto, ma insufficiente per poter iniziare a ragionare ad ampio raggio in entrata. Poi è arrivata la grana Covid in ritiro, fattore che ha contribuito ad un ulteriore rallentamento delle operazioni.

Nel momento più difficile non è però mancata la lucidità a Polito. La sua attenzione è passata ai rinnovi per quei giocatori importanti ma allo stesso tempo onerosi. L’ufficialità di Pierluigi Frattali ha evidenziato l’intelligenza della trattativa: aumentare di un anno la lunghezza del contratto e confermare al ragazzo la fiducia della società ma anche la possibilità di poter spalmare l’ingaggio sul biennio, in modo tale da agevolare il bilancio del club e le eventuali future separazioni ad un prezzo di mercato più fruibile per gli interessati. 

Oltre al portiere, infatti, appaiono molto vicini gli accordi con Manuel Scavone e soprattutto Mirco Antenucci, il più pagato in squadra. Questo percorso porterà il Bari a diminuire le spese annuali e avere così maggiore flessibilità economica nelle trattative di tesseramento in entrata. Una situazione che verrà però resa più evidente appena si sbloccheranno determinate uscite ancora oggi bloccate vedi tra i tanti Bolzoni, Corsinelli, De Risio, Hamlili, Sabbione, Semenzato e Terrani.

Sezione: Copertina / Data: Ven 30 luglio 2021 alle 12:00
Autore: Gianmaria De Candia
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