Una beffa tremenda. Il Bari assapora il gusto della vittoria e della vetta per poi perderlo ad una manciata di secondi dalla fine. Nella rocambolesca sfida del Piola, in cui Galano - con una doppietta - era riuscito a ribaltare provvisoriamente il match, si è materializzata l'ennesima trasferta amara dei ragazzi di Grosso. Non una sconfitta, ma quasi. Il pareggio getta inevitabilmente nello sconforto per il modo in cui arrivato (al novantaquattresimo minuto, sugli sviluppi di una palla scodellata in extremis drammaticamente in area), per l'importanza che i tre punti avrebbero avuto nell'economia di un campionato che stava per lanciare il Bari finalmente nel gotha delle primissime capoliste, spezzando oltretutto un tabù trasferta che si è riaffacciato invece con severità ancor più profonda.

Questa volta ai biancorossi non è mancata certo la fame. Nella ripresa, anzi, il Bari (dopo un primo tempo nettamente meno vivace) si è riversato fin da subito nella metà campo avversaria, trovando con Galano pronti-via il gol del pareggio e sempre con l'esterno foggiano quello del provvisorio vantaggio con una traiettoria di gran classe pennellata alle spalle di Marcone. Tutto, insomma, lasciava questa volta presagire un epilogo felice, con il Bari trascinato dal suo giocatore di maggior talento e nemmeno troppo barcollante in difesa, fino al guizzo finale dei piemontesi.

Il punticino muove la classifica, e annulla perlomeno lo zero in classifica alla voce trasferte. I biancorossi - attesi da una delicata reazione psicologica in settimana - devono pensare positivo. Nessuno davanti è sul serio fuggito e questa volta è mancato un niente per un blitz esterno che buon senso e lucidità suggeriscono di considerare solo rimandato.

Sezione: Copertina / Data: Sab 14 ottobre 2017 alle 17:20
Autore: Davide Giangaspero
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