Oggi a Cosenza è accaduto quello che tutti temevano ma che nessuno si aspettava. Il Bari cade al cospetto di una squadra senza tifosi e che oggi poteva centrare la retrocessione diretta. Merito agli avversari di aver giocato al doppio della velocità dei galletti e con motivazioni evidentemente diverse.

Alvini sovrasta Longo dal punto di vista tattico. Il 3-5-2 senza Benali e Maita ancora una volta non convince. Falletti e Lasagna, per l'ennesima uscita stagionale, avulsi rispetto al (pochissimo) gioco dei compagni, con il primo che concede anche un rigore agli avversari a inizio ripresa. Bonfanti e Pereiro inconsistenti. Tralasciando i singoli ciò che è inquietante è la scarsissima tenuta fisica dei biancorossi e la poca motivazione dei giocatori, che a tratti sembravano passeggiare in campo. Anche oggi 800 tifosi, in un giorno festivo, hanno seguito la squadra in massa per assistere a uno spettacolo indecoroso. A un certo punto della gara la tifoseria ha chiesto di tirare fuori gli "attributi". Il sospetto è che sia troppo tardi.

Bari inesistente e inconsistente al cospetto di un Cosenza modesto ma che si è divorato l'impossibile e che ha meritato la vittoria. Unico a provarci Favilli, che misteriosamente è partito dalla panchina e che legittima ancora una volta il diritto a essere titolare. Il resto del reparto conferma di non essere all'altezza.D'altronde 39 gol fatti in 35 partite sono numeri da bassissima classifica. Bari ancora una volta tenuto a galla dal suo portiere, che tante volte in stagione è stato provvidenziale.

Ora rimangono gli ultimi tre match e il futuro si chiama Pisa, cui basterà un punto a Bari per chiudere la pratica promozione. Sarebbe il terzo anno di fila che una squadra festeggia la promozione in Puglia con i tifosi del galletto che, puntualmente, terminano la stagione con le mani nei capelli. Con queste prestazioni e con questi campionati i play-off sembrano un qualcosa di irraggiungibile. Così si manca di rispetto a una tifoseria e a una società storica. Una tifoseria con pochissimi eguali in Italia. Ma sembra che da qualche anno, chi viene in Puglia, non se renda conto.Se qualcuno può, salvi il soldato Bari.

Sezione: Copertina / Data: Gio 01 maggio 2025 alle 18:05
Autore: Armando Ruggiero
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