La notizia è di poco più di una settimana fa: a Bisceglie Enzo Del Rosso viene sollevato dall’incarico e al suo posto arriva Massimo Pizzulli. Per l’ex tecnico del Bitonto è un ritorno a casa, lui, che sino al 2008 era ancora un giocatore della formazione nerazzurra, e che adesso si trova a vestire i panni del condottiero di una squadra che ne ha svezzato le doti ai tempi del settore giovanile. La situazione ereditata non è delle più floride, ma il tecnico di Ginosa Marina ha fiducia nel gruppo e spera quanto prima di recuperare tutti gli effettivi. L’esordio di Castellana, certo, non è stato dei migliori, ma domenica al “Ventura” arriva il Copertino ed è proprio da lì che bisognerà ripartire. Vincere contro i salentini, come ci ha confermato, servirebbe per affrontare per il morale e per affrontare nel migliore dei modi le due prossime trasferte consecutive contro Martina e Cerignola. Ai nostri microfoni Massimo Pizzulli, il “nocchiero”, ha tranquillamente analizzato il momento in casa Bisceglie e realisticamente confermato che solo remando tutti verso lo stesso obiettivo si potrà fare qualcosa nelle prossime sette finali. Ecco quanto emerso dalla chiacchierata fatta con la nostra redazione.

Che sensazioni hai provato nel sederti domenica sulla panchina di una squadra che per te vuol dire tanto?

Essere a Bisceglie è come essere tornato a casa. Sedersi su quella panchina, al di la che giocavamo fuori casa, è stata una sensazione importante perché è una società gloriosa e dal passato di un certo livello. Sicuramente dispiace per il risultato negativo di Castellana, ma c’è da dire che ho ereditato una situazione un po’ particolare con una squadra decimata da infortuni e squalifiche. Domenica molti di coloro che sono scesi in campo hanno dovuto far ricorso ad infiltrazioni, più mettici che disponevo solo di diversi under, insomma non è stato facile. Posso però garantire che chi è sceso in campo ha dato il massimo”.

Venire a Bisceglie: una scelta di cuore o di testa?

Al Bisceglie non potevo dire no. Dispiace solo aver trovato attorno alla squadra un ambiente abbastanza freddo e scettico e che forse non crede nel risultato finale. A sette gare dal termine ritengo che ci si debba ricompattare tutti, dalla squadra alla società, passando soprattutto per i tifosi, e cercare di fare più punti possibile per tener testa a Cerignola e Martina”.

In questa tua prima settimana di lavoro quali indicazioni hai potuto trarre?

La squadra ha dei problemi, ma è comunque terza in classifica. Soltanto lavorando sodo possiamo migliorare certi atteggiamenti come l’approccio alla partita e la sua gestione. È un po’ surreale lavorare con un organico così ridotto all’osso però, nel momento in cui avremo recuperato tutti, riavremo il vero Bisceglie. Inizialmente sto lavorando sul piano dell’intensità, visto che il morale è abbastanza basso. Tutti si sono dati disponibili e di questo non posso che esserne felice. Col Castellana la prima mezz’ora è stata molto buona, poi una serie di circostanze sfavorevoli hanno prodotto un risultato negativo”.

Domenica per il battesimo casalingo arriva il Copertino…

Il Copertino è un “brutto” cliente, poiché è una delle squadre che gioca meglio e dispone di elementi che sono lì da diverso tempo. Vincere ci aiuterebbe sicuramente, soprattutto in vista delle prossime due trasferte di “fuoco” con Martina e Cerignola. Col ritorno di Ingrosso e Campo, anche se perdo per squalifica Cardinali e Bufi, rientrano due pedine importanti. Io dico che l’importante è crederci e dare tutto ciò che abbiamo. Ricordo ancora due anni fa, dopo aver perso da giocatore la finale nazionale, che ci fu un momento di depressione, ma ci sapemmo comunque riprendere, soprattutto grazie all’apporto della tifoseria. Questo quindi è quello che mi aspetto, ma so che tocca a noi far ritornare i tifosi dalla nostra parte e, mi ripeterò, ma dobbiamo tutti dare di più”.

Concludendo apriamo una parentesi sullo scorso anno a Bitonto. In te c’è più il rammarico per come sia finita a livello sportivo o societario?

Io penso che anche in caso di salvezza il Bitonto non ci sarebbe stato più. Nella prima fase del campionato, in cui avevamo compiuto uno splendido girone d’andata a ridosso dei playoff, i problemi societari non ci avevano coinvolto direttamente. Poi quelli sorti a dicembre ci hanno lentamente portato ad una flessione, da cui ci siamo ripresi solo verso la fine, ma che è stata comunque determinante poiché non ci siamo salvati per tre punti. La sfortuna poi si è catapultata su di noi con i vari Falanca, De Santis e Cantatore out per il ritorno dei playout ed il resto è storia già scritta. Infine, cosa che non dimenticherò, all’uscita dal campo tutto il pubblico ci ha applaudito e questo non lo posso dimenticare”.

Sezione: Il Calcio in Provincia / Data: Ven 18 febbraio 2011 alle 11:00 / Fonte: Renato Chieppa per Soccerpuglia.it
Autore: Renato Chieppa
vedi letture
Print