"Quando il risultato era sullo 0-1 ho sfruttato un'occasione che mi si è posta per poter cristallizzare definitivamente l'esito di sconfitta per il Bari e poter - quindi - ottenere il pagamento promessomi, realizzando così l'autogol con cui si è concluso l'incontro". Con queste parole, riportate da La Repubblica, Andrea Masiello ha ammesso, dinanzi ai magistrati prima dell'arresto, di aver fatto apposta quell'autogol all' 80', che permise appunto al Lecce di chiudere il match del San Nicola e, con i derivanti tre punti, di ottenere la matematica salvezza. 

Questa versione dei fatti, però, si discosta da quanto inizialmente depositato dal terzino viareggino nel corso dell'interrogatorio tenuto lo scorso 24 febbraio presso la Procura di Bari: "Alla partita - aveva dichiarato in tale circostanza - ero comunque condizionato (dall'offerta di denaro ricevuta il giorno prima da parte di emissari del Lecce, ndr) ero turbato da questa offerta che c'era stata, fatto sta che, non volendo, gli ultimi 5 minuti feci un'autorete, che può essere vista diversamente, ma non era nel mio intento causarla".

Nel frattempo, con una nota diramata dall'Ansa, si apprende che Il gip del Tribunale di Bari Giovanni Abbattista ha fissato il calendario degli interrogatori di garanzia delle tre persone in carcere dalla notte scorsa nell'ambito dell'indagine barese sul Calcioscommesse. Domani mattina saranno interrogati Giovanni Carella e Fabio Giacobbe, amici di Andrea Masiello e scommettitori. Mercoledi' mattina tocchera' all'ex difensore del Bari, ora all'Atalanta Tutti e tre sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla frode

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 02 aprile 2012 alle 15:30
Autore: Gaetano Nacci
vedi letture
Print