Seconda vittoria consecutiva, primo successo fra le mura amiche, una squadra festante che ha ritrovato il sorriso. Non tutto è stato perfetto, ma è indubbio che la partita contro l'Ascoli abbia dato a Pasquale Marino una serie di risposte positive che possono permettere di guardare al futuro prossimo con un pizzico di ottimismo in più. Certo, la gara è stata bella a metà: in alcuni momenti, soprattutto nel corso della prima frazione, i galletti sono sembrati ripiombare in vecchi limiti già visti nel corso della stagione. Proprio per questo quanto di positivo Vicari e compagni sono stati in grado di esprimere va visto nell'ottica di un percorso di crescita, da affinare con il lavoro e oliando meglio i meccanismi.

Per ora, dunque, il Bari è convalescente ma non è ancora guarito. Alla luce di questo aspetto, quali sono state le cose positive viste contro l'Ascoli e quali i problemi in cui bisogna crescere? Nella prima categoria rientrano sicuramente la solidità difensiva, l'atteggiamento mostrato dalla squadra e un Sibilli particolarmente in forma. Non si può fare a meno di sottolineare la brillante prova di Francesco Vicari, sceso in campo dall'inizio nonostante una settimana tutt'altro che facile caratterizzata da un problema muscolare che gli ha impedito di allenarsi al meglio. Sia il centrale che i compagni di reparto Zuzek e Pucino hanno disputato un'ottima gara, segno di un modulo in cui gli interpreti sembrano trovarsi particolarmente a loro agio.

Nella ripresa, inoltre, la squadra ha fatto rivedere quella fame di vittoria già mostrata nel secondo tempo di Brescia: non sempre il Bari è stato preciso, eppure ha mostrato una voglia di avere in mano il controllo del gioco e di provare a strappare il successo che quasi mai si era vista in questa prima parte di stagione, frutto di una ritrovata fiducia collettiva e di un crescente entusiasmo. A questo si aggiunge, appunto, un Sibilli in particolare forma. Oltre al gol, ieri il giocatore si è contraddistinto per la capacità di saltare l'uomo e creare superiorità numerica che ha dato fantasia e imprevedibilità all'intera manovra. 

Non mancano, però, anche le note negative. In primis per quanto riguarda la prestazione degli esterni di centrocampo: Dorval e Ricci, nella partita di ieri, non sono mai stati in grado né di arrivare sul fondo per crossare né di saltare l'uomo, entrambi fattori importanti in un modulo come il 3-5-2. Collegato a questo aspetto c'è stata anche una certa piattezza della manovra, dato che soprattutto in alcuni tratti della gara il palleggio è stato scolastico ed è mancata imprevedibilità. 

Proprio quest'ultimo punto rappresenta il terzo elemento da migliorare: tolto Sibilli, nel Bari nessun calciatore ha provato a saltare l'uomo per creare superiorità numerica. Mattia Aramu, sulla carta il giocatore di maggior talento della rosa biancorossa, appare ancora lontano dall'avere una condizione accettabile, mentre il resto della squadra ha contribuito poco da questo punto di vista. Non è un caso, del resto, che il gol vittoria sia arrivato da una giocata individuale dello stesso Sibilli. Una marcatura, però, che permette di lavorare con migliore serenità: servirà crescere, ma farlo con tre punti in saccoccia è indubbiamente più facile. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 05 novembre 2023 alle 19:30
Autore: Raffaele Digirolamo
vedi letture
Print