Sono feste poco felici, almeno sportivamente parlando, per il Bari e i suoi tifosi. La squadra biancorossa, dopo l'ultima sconfitta interna contro il Catanzaro, è in zona playout con 16 punti assieme ad altre tre squadre. La vittoria non arriva da inizio novembre in occasione del match contro il Cesena, e con Vivarini in panchina non è mai arrivata: 3 pareggi e 2 sconfitte il bottino dell'ex tecnico del Pescara. Numeri difficili da digerire, ma in questo momento guardarsi indietro può solo peggiorare le cose. Il Bari ha il compito di guardare avanti e cercare di dare una svolta a questo campionato, per lo meno per allontanarsi da quelle zone rosse che fanno tanta paura.

Il mercato di gennaio, non a caso soprannominato mercato di "riparazione", dovrà aiutare i galletti a cambiare marcia. Tra uscite e entrate, i due direttori sportivi Magalini e Di Cesare avranno il compito di dare una ventata d'aria fresca alla rosa, cedendo chi non si è completamente calato nel progetto e portando a Bari gente motivata e con personalità. Non un compito facile, visto che a gennaio è difficile che le squadre si privino dei loro migliori giocatori, ma un tentativo andrà fatto, magari lavorando su alcune occasioni di mercato.

Il campo, però, dice che domani si gioca l'ultima partita dell'anno contro l'Avellino tra le mura del San Nicola. Un match importantissimo che dovrà essere affrontato nel migliore dei modi: un risultato positivo darebbe carica anche in vista dell'anno nuovo, che si aprirà con la gara esterna contro la Carrarese.

Sezione: Copertina / Data: Ven 26 dicembre 2025 alle 08:00
Autore: Alessio Bonavoglia
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