Intervista a Ciccio Caputo, nuovo bomber del Sassuolo, sulle pagine nazionali de La Gazzetta dello Sport. L'ex capitano biancorosso ha parlato anche di Bari e di qualche momento difficile. "Se ho temuto dopo il caso calcioscommesse? All’inizio sì, era una situazione molto più grande di me. Ma io sapevo di essere innocente e quello a cui tenevo davvero era l’assoluzione nell’inchiesta penale, che arrivò puntuale già in primo grado rasserenandomi nel modo più assoluto. La giustizia sportiva è strutturata in modo tale che difendersi è difficile. E questo aspetto andrebbe rivisto, è un problema serio che genera rabbia e amarezza. Quell’ingiustizia mi ha dato una grande forza".

L'addio al Bari, non senza sofferenza... "Ho fatto tanti gol, ma dopo la squalifica la società era cambiata e quando mi offrirono la fascia di capitano alcuni tifosi ipotizzarono che l’avessi voluta io. Capii che il rapporto si era rovinato e chiesi la cessione. Non provo rancore, solo dispiacere".

Non dimentica, comunque, le sue radici... "Tutti i miei familiari vivono ancora ad Altamura. Io lì ho aperto un centro sportivo con la scuola calcio e produco una birra che si fa con il pane della nostra terra. Però se ti impegni per la tua zona, qualcuno crede che tu voglia fare il fenomeno... Comunque sono felice e da settembre ci sarà una novità per quanto riguarda la Birra Pagnotta: metteremo sul mercato anche la rossa, oltre alla bionda".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 14 agosto 2019 alle 14:30
Autore: Redazione TuttoBari
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