In questi giorni, nella bellissima Grecia, si sta consumando quella che sarà la scelta definitiva di Ciccio Brienza. Sul piatto due offerte. La prima continuare la carriera da calciatore-capitano-bandiera con la maglia biancorossa, ma con la prospettiva di un campionato con presenze a gettone, senza essere il leader indiscutibile e insostituibile, essendo cosciente di far parte di un gruppo di uomini dai grandi valori e dal grande talento. La seconda è quella di appendere le scarpette al chiodo ed entrare in società in un ruolo tutto da stabilire.

LDL ha parlato di brand ambassador, simile a ciò che faceva Totti, prima che mestamente desse le sue dimissioni. Si vocifera anche di un ruolo da supervisore del settore giovanile, dove avrebbe gli oneri - e gli onori - di dover rivitalizzare quasi da zero un diamante grezzo, ma che nel futuro dovrà brillare.

Chi meglio di lui sa quanta voglia ha ancora di giocare. Buffon a 41 anni ha ancora desiderio di continuare questo meraviglioso sport, dopo aver vinto quasi tutto quello che si poteva vincere. Brienza a 40 anni, dopo che nelle sue tantissime stagioni è stato anche in nazionale, ha giocato ottimi campionati di serie A, si è fatto amare da tutti e odiare da nessuno, ha più volte dichiarato di stare bene e voler continuare. Ha visto la gloria, ma anche la polvere della serie D. Nella testa di tutti, e soprattutto nella sua, però sono scolpite le immagini del 28 Aprile 2019.

Siamo al S. Nicola, Bari-Rotonda. Si consuma la festa promozione del Bari e lui, come tutti i suoi compagni, sfila tra gli applausi scroscianti e l'ovazione del pubblico barese. Si commuove. Immagini che ricordano la partita d'addio dello stesso Totti, ma che si ricordi non ha vissuto un campione come Del Piero.

Caro Ciccio, riflettici bene. Questo progetto che sta nascendo chi meglio di te sa quanto è importante. Del resto, l'hai detto tu stesso: "Bari nella disgrazia è stata fortunata". Un campione è tale anche quando sa quando smettere, lasciando negli altri l'immagine gloriosa di un atleta pieno di valori.

Caro Ciccio, ricorda però anche le partite di Poule scudetto, quando con la palla tra i piedi facevi quello che volevi. Alzandosi la qualità del campionato potrai anche far meglio.

Caro Ciccio, qualsiasi cosa sceglierai Bari te ne sarà grata. Sei l'unico che non ha abbandonato la nave. Con un capitano come te, il porto serie A non è una chimera, in qualunque ruolo tu vorrai.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 23 giugno 2019 alle 15:15
Autore: Claudio Mele
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